Il nipote di Ernest Hemingway ha scoperto un racconto inedito, scritto dal nonno probabilmente prima de “Il vecchio e il mare”. Il testo, interamente pubblicato sul sito del “New Yorker”, narra le imprese (e le riflessioni) di un pescatore “a caccia” di marlin.

Di tanto in tanto riaffiora dal passato una lettera autografa, un racconto inedito, una traccia nascosta del percorso di uno scrittore. Tesori sepolti tra le pieghe della storia che tornano inaspettatamente al presente, rivelando nuovi dettagli sulla vita privata e professionale di un determinato autore. Così era successo qualche mese fa con il rinvenimento del diario d'infanzia di Charlotte Brontë, o ancora con la scoperta delle lettere scritte da T. S. Eliot alla sua “musa” Emily Hale.A queste e a moltissime altre affascinanti rivelazioni si aggiunge oggi quella relativa a un altro nome culto della letteratura mondiale: Ernest Hemingway, tornato sotto i riflettori della critica internazionale in seguito al ritrovamento di un racconto mai visto prima, dedicato alla passione dello scrittore per la pesca.LA FELICITÀ SECONDO HEMINGWAYLo scritto è stato pubblicato dalla rivista New Yorker sulla sua pagina web lo scorso primo giugno. Trovato da Seán Hemingway, nipote dell'autore, all'interno degli archivi della John F. Kennedy Library and Museum di Boston, il breve racconto descrive una giornata di pesca al marlin a largo del Pacifico. L'impresa sportiva e l'ebbrezza suscitata dalla battuta si mescolano alle riflessioni sul senso della vita, tra simbologie e metafore sul valore della felicità.E proprio per via del tema affrontato il testo è considerato una prima bozza di quello che sarebbe stato, nel 1952, Il vecchio e il mare – ultima grande opera narrativa pubblicata in vita dallo scrittore. Il racconto (databile con molta probabilità agli anni precedenti alla pubblicazione del capolavoro), sarà incluso in una nuova edizione del libro, in uscita per la casa editrice americana Scribner entro la fine dell'anno.[Immagine in apertura da Pixabay]
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