Dopo l'annuncio dei vincitori dei Nastri d'Argento 2020 per i lungometraggi, sono stati divulgati i titoli dei documentari che si sono aggiudicati il prestigioso riconoscimento. Fra questi spicca la pellicola dedicata all'Ermitage di San Pietroburgo, premiata nella sezione artistica.

L'edizione 2020 dei Nastri d'Argento, organizzata dal SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, con il sostegno del MiBACT, si è rivelata carica di sorprese. Dopo l'annuncio dei vincitori dei lungometraggi, con il trionfo di Favolacce e Pinocchio, sono stati resi noti i titoli dei documentari che si sono distinti nelle diverse sezione del premio.Nella categoria Miglior documentario d'Arte è stato Ermitage ‒ Il potere dell'arte a conquistare l'ambito riconoscimento, gettando nuova luce su una delle istituzioni culturali più note e visitate al mondo. Diretta da Michele Mally su soggetto di Didi Gnocchi, che firma anche la sceneggiatura con Giovanni Piscaglia, la pellicola illustra i tesori dell’Ermitage e di San Pietroburgo, affidando la narrazione alla viva voce di Toni Servillo. L'attore, recitando brani tratti da poesie e romanzi ed evocando le storie nate fra le strade della città, ripercorre le vicende legate alla fondazione da parte di Pietro I e lo splendore di Caterina la Grande, il trionfo di Alessandro I contro Napoleone e la Rivoluzione del 1917, concludendo poi il racconto nella contemporaneità.ALLA SCOPERTA DELL'ERMITAGE DI SAN PIETROBURGOProduzione originale 3D Produzioni e Nexo Digital, realizzata in collaborazionecon Villaggio Globale International e Sky Arte, il patrocinio di Ermitage Italia e il sostegnodi Intesa Sanpaolo, Ermitage ‒ Il potere dell'arte andrà in onda su Sky Arte giovedì 9 luglio alle ore 21:15. Il pubblico potrà quindi ammirare il Museo e il Palazzo d’Inverno, il Teatro, le Logge di Raffaello, la Galleria degli Eroi del 1812. E, ancora, "immergersi" nei laboratori di restauro e conservazione di Staraya Derevna e nella sezione di Arte Moderna e Contemporanea dell’Edificio dello Stato Maggiore, che custodisce le straordinarie collezioni Shchukin e Morozov, con la più grande raccolta di Matisse al mondo.
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