Osimo, in provincia di Ancona, ospita la rassegna dedicata al rapporto fra Keith Haring e Paolo Buggiani. Un percorso espositivo ricco di disegni, fotografie e sculture per indagare l'origine dell'arte urbana e i traguardi artistici del genio newyorkese.

Abbiamo tutti in mente le immagini di Keith Haring nei sotterranei della metropolitana di New York: gessetto bianco in mano, l'artista dipingeva in maniera istintiva – e contro il volere delle guardie – i suoi omini stilizzati, inaugurando una vera e propria rivoluzione creativa che di lì a poco avrebbe preso il nome assai più roboante di Street Art. Moltissime di queste prime incisioni grafiche – geroglifici disegnati sui cartelloni delle pubblicità scadute – sono attualmente in mostra a Osimo, all'interno di un progetto per molti versi inedito.Nonostante le esposizioni sull'artista di Kutztown abbondino in tutto il mondo, rendendolo ancora oggi una delle figure più influenti e amate dell'universo visuale, raramente il suo nome era stato associato a quello di un altro artista attivo nella New York degli anni Settanta e Ottanta. Stiamo parlando di Paolo Buggiani, performer toscano, scultore e figura eclettica della Grande Mela di quel periodo, astuto nell'intuire prima di altri la potenza espressiva del pittore e writer americano, al punto da “salvare” dalla sistematica distruzione una ricca selezione di opere.IL "DIALOGO" FRA KEITH HARING E BUGGIANIParte da queste premesse la mostra Made in New York. Keith Haring e Paolo Buggiani: la vera origine della Street Art, un percorso espositivo che analizza le origini dell'arte urbana puntando i riflettori sul rapporto tra i due autori.Curata da Gianluca Marziani, e aperta fino al prossimo 10 gennaio a Palazzo Campana, la rassegna presenta circa venti graffiti originali dello street artist statunitense, realizzati sui muri della metropolitana nei primi anni Ottanta e oggi parte della collezione di Buggiani. Le opere di quest'ultimo, diverse per forma e concetto, completano inoltre il percorso di visita, per un totale di circa cinquanta disegni, sculture e fotografie allestite con l'obiettivo di fare emergere l'ebbrezza di quegli anni newyorkesi. A confermare l'amicizia tra l'italiano e Keith Haring, infine, anche un prezioso schizzo su carta: un uomo con le ali e una dedica: “For Paolo”.[Immagine in apertura: una vista dell'allestimento della mostra Made in New York. Keith Haring e Paolo Buggiani: la vera origine della Street Art presso Palazzo Campana, Osimo. Courtesy Bruno Severini | fotografie]
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