Una chiesa di 1300 anni fa è stata scoperta nel villaggio di Kfar Kama, vicino al Monte Tabor, in Israele. La struttura, rinvenuta in seguito alle operazioni di scavo per la costruzione di un parco giochi, aggiunge nuovi dettagli storici a uno dei luoghi simbolo della cultura cristiana.

Risale a 1300 anni fa la chiesa bizantina recentemente portata alla luce nella Bassa Galilea. Emersa nel villaggio di Kfar Kama – in Terra Santa –, grazie a una missione congiunta tra l’Israel Antiquity Authority e il Kinneret Academic College, la struttura misura 12 x 36 metri, con ambienti interni ed esterni di eccezionale prestigio.Rinvenuta a circa 10 chilometri dal Monte Tabor, la chiesa include un grande cortile, un nartece – ossia lo spazio riservato ai catecumeni e ai penitenti – e una sala centrale. La particolarità più rilevante dell'edificio è però l'esistenza delle tre absidi: una caratteristica architettonica che pone la struttura in netto contrasto con la maggior parte dei luoghi di culto dello stesso periodo, solitamente caratterizzati da una sola volta. Ricchi e affascinanti, inoltre, i mosaici della pavimentazione – parzialmente riportati in superficie nella navata centrale e in quelle laterali: si tratta di decorazioni con motivi geometrici e floreali blu, neri e rossi. Tra gli oggetti rinvenuti, infine, spicca il piccolo reliquiario: un contenitore di pietra utilizzato per conservare le reliquie sacre.LA SCOPERTA A KFAR KAMALe operazioni di scavo – coordinate dalla dottoressa Nurit Feig – sono attualmente in corso, e stanno riportando in superficie una serie di ambienti adiacenti all'antico edificio: stanze aggiuntive rilevate tramite radar, la cui condizione attende ancora di essere stimata. Ciò che è certo è che la scoperta arricchisce di nuovi dettagli storici uno dei luoghi simbolo per definizione della cultura spirituale cristiana. Non distante dal sito era già stata rinvenuta negli anni Sessanta un'ulteriore chiesa – di dimensioni ridotte e risalente al VI secolo d.C..Maggiori dettagli sulle operazioni di scavo verrano forniti nelle prossime settimane, insieme a un eventuale piano di tutela e di apertura al pubblico degli ambienti archeologici. Grazie al suo paesaggio collinare ricco di vegetazione, la regione della Galilea è infatti uno dei luoghi potenzialmente più appetibili per il turismo in Israele, non soltanto per il valore spirituale del territorio.[Immagine in apertura: Aerial view of the church remains. Photography Alex Wiegmann, Israel Antiquities Authority]
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