Il mito di Jimi Hendrix nelle fotografie di Ed Caraeff

Sono passati quasi cinquant’anni dalla scomparsa di Jimi Hendrix, genio ribelle del rock morto il 18 settembre 1970. Innovatore tra i più influenti nell'uso della chitarra elettrica, e precursore di un'inedita fusione tra sonorità blues, soul, hard rock e psichedelia, l'artista di Seattle viene oggi raccontato all'interno di un nuovo volume fotografico.JIMI HENDRIX SECONDO ED CARAEFFEdito da Rizzoli Lizard, Burning Desire ripercorre la rivoluzione estetica e sonora innescata dal musicista, attraverso le fotografie di un osservatore d'eccezione: Ed Caraeff – già autore di numerosissime copertine musicali per Elton John, Tom Waits e molti altri.Gli scatti dell'autore si soffermano principalmente sugli esordi "incendiari" di Hendrix, regalando al lettore oltre cento (rarissime) immagini realizzate durante concerti come il Monterey Pop Festival del 1967 – quando il musicista sconvolse il pubblico dando fuoco allo strumento. Una serie di immagini mozzafiato, a volte intime – come nel caso delle fotografie scattate nei backstage – altre più spudorate – come quelle relative alle elettrizzanti esibizioni dell'artista –, che hanno contribuito a costruire il mito di un uomo che, a cinquant’anni dalla sua morte, resta il più grande chitarrista della storia del rock.IL BOA DI HENDRIX ALL'ASTANel frattempo, uno dei capi d'abbigliamento più iconici del musicista sta per essere messo all'asta durante l'evento online Music Memorabilia, organizzato dalla Omega Auctions il prossimo 8 settembre. Stiamo parlando del boa di piume rosa indossato da Hendrix proprio durante lo straordinario concerto al Monterey Pop Festival alla fine degli anni Sessanta. Presente anche nella copertina dell'album di debutto The Jimi Hendrix Experience, il cimelio potrebbe essere venduto per la straordinaria somma di 15mila sterline.[Immagine in apertura: © Burning Desire – Il mito di Jimi Hendrix nelle foto di Ed Caraeff di Ed Caraeff. Rizzoli Lizard, 2020]