Ci sono anche disegni realizzati per illustrare le pagine di capolavori della produzione di Rodari come "Favole al telefono" e "Il libro degli errori" tra le opere esposte alla Libreria 121+ in occasione della mostra "Scarabicchi. Segni e disegni di Bruno Munari". A Milano, dal 6 novembre prossimo.

A cento anno dalla nascita dello scrittore Gianni Rodari si moltiplicano in tutto il Paese i progetti espositivi, le novità editoriali e le iniziative a carattere culturale che ne indagano e omaggiano l'ampia produzione letteraria, ancora oggi indiscusso punto di riferimento della letteratura per bambini.Tra gli eventi prossimi al debutto si colloca la mostra Scarabicchi. Segni e disegni di Bruno Munari, che prenderà il via il 6 novembre alla Libreria Corraini 121+ di Milano e  intende ricordare la "storica collaborazione" tra l'amato autore e il noto artista e designer, proponendo un focus sullo stile di quest'ultimo.MUNARI E RODARI SI INCONTRANO A MILANOIn concomitanza con l'uscita del libro Munari per Rodari, pubblicato da Corraini, e della recente rassegna Tra Munari e Rodari, compresa nel palinsesto ufficiale dell'Anno Rodariano istituto da Biblioteche di Roma, la mostra milanese rappresenterà l'occasione per ammirare dal vivo opere originali su carta provenienti dalla Galleria Maurizio Corraini. Si tratta di disegni, pagine di agenda, lavori in serigrafia e multipli in parte realizzati da Munari per illustrare alcuni dei più noti volumi di Rodari: da Filastrocche in cielo e in terra a Favole al telefono, da Il libro degli errori a La torta in cielo.Le opere selezionate, che resteranno esposte fino alla fine del 2020, consentiranno di fare luce sul ruolo del disegno nella produzione di Munari, estendendo la trattazione anche oltre il lavoro legato ai libri di Rodari. Per l'artista, infatti, i segni ‒ bizzarri, liberi da vincoli, sperimentali, scarabocchiati ‒ rappresentavano "le prime formulazioni di un pensiero da ricombinare in infinite variazioni", costituendo i fondamenti per il disegno e per i progetti concreti.[Immagine in apertura: Courtesy Galleria Maurizio Corraini]
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