Fino al 10 gennaio 2021, Torino ospiterà la XXIII edizione di "Luci d’Artista": molte le novità di questa edizione, contraddistinta per il terzo anno consecutivo dal programma "Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea", ideato per favorire il dialogo tra i cittadini di ogni età e l'arte contemporanea nello scenario urbano.

Si rinnova ogni anno dal 1998 l'appuntamento con Luci d'Artista, la mostra a cielo aperto che accende l'intero territorio della città di Torino "riducendo le distanze" fra il pubblico e i linguaggi dell'arte contemporanea. In occasione della XXIII edizione della rassegna ‒ nata come esposizione di installazioni realizzate con la luce en plein air nello spazio urbano e dal 2018 affiancata da un percorso educativo-culturale ‒ non mancano le novità, che riguardano anche il circuito del progetto.Complessivamente le installazioni che compongono il percorso 2020 di Luci d'Artista, e che saranno visibili gratuitamente fino al 10 gennaio prossimo, sono ventisei, distribuite nel centro storico e nelle altre circoscrizioni torinesi e divise fra allestimenti temporanei e permanenti.LE NOVITÀ DI LUCI D’ARTISTA 2020Edizione dopo edizione, la kermesse è divenuta uno degli eventi più apprezzati dalla cittadinanza e dai visitatori ed è cresciuta con il contributo di alcuni dei più rilevanti artisti del nostro tempo, cui si devono anche interventi site specific considerati "parte integrante" dell'immagine della città. Il caso probabilmente più eclatante ed esemplare in questo senso è costituito da Il volo dei numeri di Mario Merz, opera permanentemente posizionata sulla Mole Antonelliana, contraddistinta da un segnale luminoso che riproduce una sequenza della serie numerica di Fibonacci. Accanto ad artisti del calibro di Nicola De Maria, Michelangelo Pistoletto, Tobias Rehberger, Giulio Paolini, Alfredo Jaar, Josep Kosuth e altri ancora, l'itinerario urbano include anche le cosiddette "Altre luci", ovvero opere realizzate da architetti, creativi e giovani raggruppamenti. Si deve ad esempio allo studio Migliore+Servetto Architects l'installazione luminosa e dinamica α-cromactive: collocata nel Grattacielo Intesa Sanpaolo, è stata concepita come "un vortice iridescente che respira e vibra in sintonia col vento e con l’ambiente che la accoglie".Oltre al rinnovato programma Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea, nel quale i cittadini di ogni età saranno invitati a scoprire le opere grazie alla collaborazione di esperti provenienti da musei, fondazioni d'arte e altre istituzioni, fra le novità del 2020 si segnalano: la nuova collocazione temporanea e il parziale rifacimento di Concerto di parole di Mario Molinari, allestita in prossimità dell’Ospedale Regina Margherita; il restauro di Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto, da ammirare in piazza della Repubblica; il posizionamento di My Noon di Tobias Rehberger per la prima volta in Borgata Lesna, l'installazione di Ancora una volta di Valerio Berruti in via Monferrato, per sostenere il rilancio della zona, e, infine, la nuova illuminazione artistica del Monumento 1706 di Luigi Nervo.[Immagine in apertura: Migliore+Servetto Architects, α-cromactive. Foto di Michele D’Ottavio]
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