Al via i lavori per il nuovo Museo della Storia della Città di Genova, il centro di valorizzazione del patrimonio culturale cittadino, collocato nella Loggia di Banchi. A realizzare il progetto sarò lo studio milanese Migliore+Servetto Architects in partnership con Go-Up Architects.

Sarà un luogo inclusivo, dinamico e di forte impatto scenico il nuovo Museo della Storia della Città di Genova, recentemente presentato dal capoluogo ligure e prossimo alla costruzione all'interno della splendida Loggia di Banchi. Affacciato sull'omonima piazza del centro storico, l'edificio cinquecentesco – già sede della Borsa – si trasformerà in un sito turistico e di promozione del patrimonio locale.Mission del museo è infatti racchiudere i temi identificativi, l'evoluzione storica e urbanistica della località marittima, offrendo ai visitatori un'ampia gamma di informazioni sul background culturale genovese, ma soprattutto invitandoli a esplorare le bellezze e le curiosità sparse nelle altre istituzioni, negli antichi palazzi che a esso fanno da contorno. Insomma, la speranza è che il luogo diventi una vera e propria porta di accesso alla città, raccontandone la storia in maniera viva, pulsante e non senza rimandi al nostro tempo.UN PROGETTO INCLUSIVO E IMMERSIVOA prendere le redini del progetto sarà lo studio milanese Migliore+Servetto Architects, scelto per trasformare la Loggia in uno spazio capace di dialogare con il contesto in cui si inserisce. Firmato in partnership con lo studio genovese Go-Up Architects, il nuovo museo avrà un costo complessivo di circa 2 milioni e 700mila euro, e godrà di un'ampia scalinata interna che guiderà il pubblico a un duplice percorso espositivo: il primo – al piano terra – dedicato alla storia di Genova, l'altro – ai piani superiori – destinato all'approfondimento di temi relativi al presente e al futuro del territorio. Sulla volta si svilupperà invece una proiezione immersiva visibile sia dall’esterno che dall’interno dell’edificio, per valorizzarne la vocazione inclusiva.“È il primo esempio di museo aperto e narrante, con una forte vocazione urbana”, ha spiegato l’architetto Ico Migliore. “Uno spazio che non si chiude in se stesso, ma al contrario si definisce come terzo spazio nella città, come luogo di condivisione, approfondimento e conoscenza del territorio e della sua identità. Un museo che, nel rispetto delle caratteristiche e del valore storico del luogo, reinterpreta la funzione originaria di scambio e di incontro traducendola in un nuovo concetto di ospitalità culturale”.[Immagine in apertura: render Migliore+Servetto Architects. Courtesy Comune di Genova]
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