Ritiratosi dalla moda nel 2009, lo stilista belga Martin Margiela sta per tornare alla ribalta in veste di artista. Dal 20 ottobre al 2 gennaio 2022, per la prima volta le sue opere d'arte saranno al centro di una mostra. A ospitarla, gli spazi espositivi di Lafayette Anticipations – Fondation d'entreprise Galeries Lafayette, a Parigi.

Non manca neppure una certa dose di suspense a scandire l'attesa verso l'apertura di Martin Margiela, la prima personale in cui il noto stilista belga si mostrerà al mondo nei panni di artista visivo. Sarà la Lafayette Anticipations – Fondation d'entreprise Galeries Lafayette, a Parigi, ad avere l'onore di svelare le opere realizzate dal fashion designer, classe 1957: si tratta di lavori che lui stesso ha volutamente scelto di mantenere segreti fino all'inaugurazione dell'esposizione, annunciata per il 20 ottobre prossimo.L'unico "indizio visivo" fornito al momento, infatti, è l'immagine in apertura (© Martin Margiela) che tuttavia non fa riferimento a un'opera dell'artista, bensì a "qualcosa" che i visitatori scopriranno direttamente in mostra: una circostanza che contribuisce a rendere alte le aspettative attorno all'evento. Del resto stiamo parlando di un personaggio influente e innovativo, che ha dato prova di notevole talento fin dagli anni Ottanta, quando, dopo la formazione nella disciplina della moda alla Royal Academy of Fine Arts in Anversa, si impose fra le personalità degli Antwerp Six, il gruppo di fashion designer artefice di un'autentica fase di rinnovamento non solo nel contesto belga. Trasferitosi a Parigi, città in cui continua a risiedere oltre che nel natio Belgio, Margiela divenne assistente personale di Jean-Paul Gaultier dal 1984 al 1987; dopo la successiva fondazione della propria casa di moda, dal 1997 al 2003 è stato direttore creativo di Hermès.MARTIN MARGIELA DALLA MODA ALLE ARTI VISIVEDa più di dieci anni Margiela ha scelto di fare un passo indietro: il suo ritiro dal mondo della moda, avvenuto a sorpresa, risale infatti al 2009; da allora si è esclusivamente occupato di pittura e di scultura. Curata da Rebecca Lamarche-Vadel, la personale parigina è stata concepita come "un'opera d'arte totale" e intende trasportare i visitatori dentro all'ossessione che da sempre anima l'artista: quella per il concetto di trasformazione, già declinato come fashion designer attraverso creazioni e sfilate che hanno costantemente ridefinito i confini della disciplina, anticipando o stimolando rivoluzioni concettuali ed estetiche.La mostra riunirà opere mai viste prima, esito anche della combinazione fra più media, la maggior parte delle quali sono state realizzate nel laboratorio della Fondation d'entreprise Galeries Lafayette. A ispirarle sono i temi che da sempre hanno orientato e plasmato la ricerca dell'autore belga: il passare del tempo, la scomparsa, il ruolo del caso, il mistero. Non resta dunque che attendere il mese di aprile per vedere cosa proporrà in questa speciale occasione Martin Margiela: fin qui, ha più volte rotto le convenzioni e stupito anche gli esperti del settore, ad esempio incoraggiando fra i primi la pratica del riciclo nella produzione degli abiti o scegliendo come set per le sfilate luoghi non convenzionali, tra cui un magazzino in disuso o una stazione della metropolitana. Ci riuscirà anche nei panni di artista?
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