Lo Science Museum Group continua la sua campagna di digitalizzazione, trasferendo la straordinaria mole di oggetti in collezione sul web. Tra le ultime iniziative c'è l'ideazione di un generatore automatico di strumenti tecnici e scientifici: un modo accattivante e interattivo per conoscere reperti in archivio mai mostrati prima.

Lo Science Museum Group è lo storico polo museale cui appartengono il Museo della Scienza di South Kensington, il Museo della Scienza e dell’Industria di Manchester, il National Railway Museum di York, lo Shildon Locomotion Museum, il National Science and Media Museum di Bradford e il National Collections Centre Museum di Swindon.Una istituzione complessa e multiforme, dunque, che trova la sua forza proprio nella straordinaria collezione di oggetti riposti nei singoli edifici e nei rispettivi archivi: oltre 7,3 milioni di oggetti provenienti da contesti e discipline differenti, dalle scienze alla tecnologia. Ma come fare a mostrare al pubblico questa galassia di reperti? Come valorizzare, nonostante i limiti dello spazio fisico, questa mole eccezionale di opere e marchingegni antichi e moderni?IL PROGETTO DIGITALE DELLO SCIENCE MUSEUM GROUPLa risposta è stata fornita dallo Science Museum Group grazie alla creazione di un nuovo, curioso, strumento digitale: un software che consente di scoprire, seppur virtualmente, le centinaia di immagini messe online ogni giorno in seguito alla massiccia campagna di digitalizzazione degli archivi avviata dall'istituzione nel 2016.Stiamo parlando di Never Been Seen, la nuova sezione del sito del polo museale che consente di scoprire, in maniera casuale, esemplari della collezione che non sono mai stati visti da alcun utente. Accedendo al sito, oggetti e strumenti di varia natura sono presentati in maniera pixelata, rendendo impossibile la decifrazione: di che oggetto si tratta? Per saperlo basta cliccarci sopra, o continuare la perlustrazione in cerca di nuove proposte da scoprire. Tra i possibili oggetti che possono essere "pescati" attraverso questo generatore casuale ci sono amuleti africani, una stampante linotype del 1990 e strumenti di cosmesi di epoca romana.[Immagine in apertura: Credit Science Museum Group]
PUBBLICITÀ