Continuano gli incontri in streaming di “Healing Arts”, il programma internazionale che riflette sul ruolo dell'arte come strumento di terapia. Tra le varie iniziative, anche la vendita di opere a scopo benefico da parte di Antony Gormley, Ragnar Kjartansson e William Kentridge.

Cosa può fare l'arte in un periodo di profonda precarietà come quello che stiamo attraversando? In che misura essa può sollevarci dal dramma e dalle pesanti conseguenze mentali di questa situazione? Le risposte a tali domande possono essere molteplici e complesse, ma tutte volgono a una comune conclusione: nel contesto della salute psichica, e soprattutto nei luoghi in cui essa è maggiormente messa alla prova (dagli ospedali alle prigioni), l'esperienza artistica è uno strumento di profonda utilità, mezzo di conforto e consolazione (quando non di guarigione) per tutti coloro che accusano sul proprio io il peso delle incertezze del mondo esterno.È per queste ragioni che, sotto gli auspici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e in collaborazione con la casa d'aste Christie's, è stata lanciata la nuova edizione di Healing Arts, l'iniziativa internazionale che punta a ribadire l'utilità dell'arte in questo periodo di profonda complessità, sottolineando l'impatto positivo degli artisti nei confronti di chi soffre di disturbi e patologie (anche) legati alla pandemia.IL PROGRAMMA DI HEALING ARTSPromosso da CultuRunners – e forte di una coalizione di istituzioni quali University College di Londra, Tate, The Art Newspaper, Community Jameel, Castello di Rivoli e Hospital Rooms –, il progetto ha luogo ufficialmente fino al 26 marzo. Dopo l'apertura di ieri 22 marzo, con una conversazione in streaming in compagnia dell'attrice Gillian Anderson, i Christopher Bailey e dello scultore britannico Antony Gormley, il calendario (consultabile sull'Ragnar Kjartansson, Hans Ulrich Obrist, William Kentridge e Agnes Denes – che ha realizzato per Healing Arts la bandiera in edizione limitata The Future is Fragile, Handle with Care, che sarà sventolata sopra la Tate Britain di Londra e all'esterno di altri luoghi iconici della cultura mondiale.L'ASTA BENEFICA DI CHRISTIE'SL'opera della Denes – artista nota per i suoi campi di grano nelle metropoli – segna anche il lancio di The Future is Unwritten Artists’ Response Fund, il fondo per supportare progetti d’artista incentrati sulla salute mentale nelle comunità maggiormente colpite dal Covid-19. Quest'ultima iniziativa sarà anche al centro della sessione di vendita organizzata da Christie's il 25 marzo, quando saranno vendute le opere di Antony Gormley, Ragnar Kjartansson, William Kentridge, Martin Creed e Yoshitomo Nara: l'incasso (stimato intorno ai 15 milioni di dollari) sarà destinato a una serie di progetti mirati alla cura di problemi mentali e patologie dovuti alla solitudine e alla reclusione da pandemia.[Immagine in apertura: Ragnar Kjartansson, Figures in Landscape (Friday), Single-channel video, 2018]
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