Sede dei grandi capolavori impressionisti, il Musée d’Orsay di Parigi si appresta a cambiare nome. Un evento eccezionale, confermato dalla Ministra della Cultura francese Roselyne Bachelot-Narquin.

Non capita certo spesso che un grande museo decida di cambiare nome. Eppure è quanto si appresta a compiere uno dei fiori all'occhiello della cultura di Parigi: il Musée d’Orsay, l'istituzione nota per i numerosi capolavori dell'Impressionismo e del post-Impressionismo in esso conservati.UN NUOVO NOME PER IL MUSÉE D’ORSAYCustode della celebre Olympia di Édouard Manet e dell'iconico Bal au moulin de la Galette di Pierre-Auguste Renoir, il museo sarà presto intitolato alla figura politica che più di tutte ne ha segnato la nascita nel 1986. Stiamo parlando di Valéry Giscard d’Estaing, presidente della Francia dal 1974 al 1981.Scomparso lo scorso dicembre (all'età di 94 anni) a causa del Coronavirus, Valéry Giscard d’Estaing si batté durante il suo mandato per salvare la vecchia stazione ferroviaria di Gare d’Orsay, con l'obiettivo di convertirla in un luogo di cultura. È per queste ragioni che l'attuale Ministra della Cultura francese Roselyne Bachelot-Narquin ha annunciato di aver già sottoposto un decreto ufficiale al Consiglio di Stato, formalizzando l'acquisizione del nuovo nome: Musée d’Orsay–Valéry Giscard d’Estaing. Stessa sorte subirà il Musée de l’Orangerie, istituzione “gemella” del Musée d’Orsay, che assumerà a sua volta il nome dell’ex presidente.IL CASO POMPIDOUDedicare un'istituzione culturale a un grande presidente è una consuetudine piuttosto assodata nel Paese transalpino. Un esempio su tutti? Il famoso Centre Pompidou, intitolato al politico francese, presidente della Repubblica dal 1969 al 1974, che ne promosse la costruzione.[Immagine in apertura: Photo by Inha Bae on Unsplash]
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