L'uno maestro impressionista. L'altro regista d'eccezione. Pierre-Auguste e Jean Renoir sono due tra le figure artistiche più influenti del secolo scorso. Un nuovo libro illustrato per ragazzi indaga le sfumature del loro legame poetico e affettivo.

Alla fine della sua carriera, il regista Jean Renoir disse: “Ho passato la mia vita a cercare di determinare l’influenza di mio padre su di me”. Cosciente di aver sempre avuto sentimenti ambivalenti verso l’eredità paterna, egli precisava di essere “passato da periodi in cui ho fatto di tutto per sfuggire a questa influenza, ad altri in cui mi riempivo la testa di formule che credevo di aver preso da lui”.Il complesso rapporto umano e professionale tra padre e figlio, entrambi figure d'eccellenza della pittura e del cinema del Novecento, è oggi messo a fuoco all'interno di un nuovo libro per ragazzi: un volume illustrato capace di fare luce sulla relazione tra l'artista di Bal au moulin de la Galette e l'autore di capolavori della settima arte come La grande illusione, La regola del gioco o Una gita in campagna.I RENOIR TRA CINEMA E PITTURAAutrice del volume – dal titolo I due Renoir (nell'immagine in apertura una tavola tratta dal libro, courtesy l'editore) – è la regista bolognese Elisabetta Lodoli che, accompagnata dalle ottime illustrazioni di Viola Niccolai, indaga e dà conto delle connessioni affettive e artistiche tra i due protagonisti.“In questa storia ci sono diversi punti che possono interessare i giovani lettori”, commenta Lodoli. “Dal racconto dell’infanzia del piccolo Jean, alla grande casa di campagna Les Collettes, ultimo rifugio del pittore, fino alla scoperta del talento, i primi film, la fuga a Hollywood ai tempi dal nazismo e il ritorno in Europa”. Fra i tanti istanti raccontati tra le pagine del libro (pubblicato da Edizioni Primavera) spicca il ritorno di Jean dalla Prima Guerra Mondiale: ferito a una gamba, il cineasta fu assistito dal pittore durante la convalescenza, “curato” dal padre con una serie di lezioni sullo sguardo e sull’arte che avrebbe portato con sé per tutta la vita.
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