La mostra, visitabile dal 23 maggio al 29 agosto nel Complesso Monumentale del San Giovanni, fa il punto sulle interpretazioni della Bibbia da parte di Chagall. Includendo anche un focus su due artisti contemporanei.


Nato nell’odierna Bielorussia in una famiglia ebraica, Marc Chagall fu fin da giovanissimo affascinato dalla Bibbia, che definì “la più grande fonte di poesia di tutti i tempi”. Temi e personaggi biblici, riletti in maniera personale, compaiono spesso nella sua produzione, cosa non comune per un pittore del Novecento.Dal 23 maggio, il rapporto dell’artista con il testo sacro sarà al centro di una mostra dal titolo Chagall. La Bibbia, allestita nella cornice del Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro. Al centro del percorso espositivo curato da Domenico Piraina ci saranno 170 opere grafiche, corredate da un ampio corpus di materiali pensati per informare il pubblico sull’ebraismo in Calabria e sui legami tra la cultura ebraica e l’arte contemporanea.CHAGALL E L’ARTE CONTEMPORANEAA illustrare il particolare approccio di Chagall alle sacre scritture ‒ per lui soprattutto una galleria di figure emblematiche, uomini e donne dai destini singolari, re e pastori ‒ sono due cicli di opere: la serie della Bibbia, realizzata a partire dal 1930 su richiesta dell’editore e gallerista Ambroise Vollard, che gli aveva già commissionato illustrazioni per i racconti di La Fontaine e per Le anime morte di Gogol, e La storia dell’Esodo.In chiusura, i lavori di due artisti contemporanei sposteranno il focus sul presente, evidenziando l’esistenza di numerose risonanze ebraiche nella cultura e nell’identità calabresi. La serie Il ghetto di Max Marra rimanda alle persecuzioni razziali e alla tragedia della Shoah, mentre l’installazione dal titolo Pirgos, ceramiche parlanti realizzata da Antonio Pujia Veneziano per la Giudecca di Bova, formata da sette vasi in ceramica decorati con simboli sacri, rende omaggio alle comunità ebraiche dell’area grecanica. In mostra anche una chicca per intenditori: la ristampa anastatica di un rarissimo incunabolo edito a Reggio Calabria nel 1475 e conservato alla Biblioteca Palatina di Parma.[Immagine in apertura: Marc Chagall, M 131 Salomon, Chagall Verve, 1956. Litografia, 36,4x26,3 cm © Chagall®, by SIAE 2021]
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