Un team di archeologi ha riportato a galla, dalle profondità del lago di Lucerna, una serie di reperti risalenti all'età del bronzo. Una scoperta che rivela nuove informazioni sulla storia della città svizzera.

La città di Lucerna venne fondata circa ottocento anni fa, eppure la sua storia risale a epoche assai più remote: alcuni resti archeologici presenti nelle zone più antiche della località svizzera sono infatti datati al X secolo d.C., mentre l'ex monastero benedettino di San Leodegar (luogo iconico della città) venne costruito persino nel 750. Un passato glorioso, dunque, in parte ancora sconosciuto e tornato recentemente sotto i riflettori grazie a una nuova scoperta.Una serie di lavori intrapresi sul fondale del lago dei Quattro Cantoni (conosciuto anche come lago di Lucerna) hanno rivelato nuove tracce del passato, offrendo indizi inediti sull'antica storia della località elvetica. Il bacino d'acqua in questione, situato nella Svizzera centrale e grande circa 114 metri quadrati, è stato infatti al centro di alcuni di scavi per la costruzione di una nuova conduttura dell'acqua.LA SCOPERTA NEL LAGO DI LUCERNAAvviati nel marzo dello scorso anno, e proseguiti fino ai primi mesi del 2021, gli interventi hanno portato a galla numerose travi in legno e vasellame in ceramica risalenti all'età del bronzo. I reperti, analizzati da un team di archeologi di Zurigo, sono stati successivamente datati grazie al metodo del carbonio-14, rivelandosi tracce di un antico insediamento preistorico un tempo situato nei pressi del lago (all'epoca assai meno profondo di ora e pertanto in grado di consentire la costruzione di villaggi sulla riva).Pervenuti a circa quattro metri di profondità, travi e manufatti risalgono al 1000 a.C.: una datazione che dimostra in maniera inconfutabile che la città di Lucerna fu abitata persino duemila anni prima rispetto a quanto creduto fino a oggi. Insediamenti con palafitte furono infatti assai comuni dal 5000 al 500 a.C., come testimoniato dai tanti siti archeologici palafitticoli localizzati sulle Alpi, inseriti dal 2011 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco.[Immagine in apertura: Photo Philipp Schmidli]
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