Il padiglione firmato dalla progettista sudafricana Sumayya Vally, la fondatrice dello studio Counterspace, accoglie elementi architettonici e voci dei quartieri periferici, e multietnici, della città.

Inclusivo e sostenibile: è il padiglione estivo della Serpentine Gallery di Londra disegnato da Sumayya Vally, la fondatrice dello studio di architettura sudafricano Counterspace, che aprirà l'11 giugno e sarà visitabile fino al 17 ottobre nei giardini di Kensington, a Londra. Inserita nella lista dei 100 talenti emergenti più influenti stilata dalla rivista Time, Vally è, con le sue socie Amina Kaskar e Sarah de Villiers, la più giovane progettista di sempre a misurarsi con il prestigioso incarico e a prendere parte a quella che, negli anni, è diventata una vera e propria tradizione.LA STORIA DEL SERPENTINE PAVILLONIl “sistema Serpentine” è infatti formato da due spazi espositivi permanenti, ai quali durante la bella stagione si aggiunge un padiglione temporaneo che ospita una serie di spettacoli e performance. Da Zaha Hadid a Junya Ishigami, passando per Studio BIG e Diébédo Francis Kéré, molti architetti di fama si sono alternati al timone dell’operazione, che va avanti dal 2000 con un’unica interruzione nel 2020, l’anno pandemico.IL PADIGLIONE FIRMATO COUNTERSPACEIl risultato del lavoro di Sumayya Vally è una trasposizione delle forme variegate di Londra alla scala del Pavilion, attraverso la giustapposizione di elementi che ricordano i luoghi frequentati dalle comunità migranti nei diversi quartieri della metropoli multietnica. All’interno della piccola architettura, un’installazione sonora dal titolo Listening to the city riproduce voci e suoni di questi angoli, spesso poco noti, della capitale britannica.L’attenzione alla pluralità e all’inclusione sociale, insieme all’uso di materiali riciclati, rappresenta una scelta coerente con il percorso dell’architetta sudafricana e del suo studio Counterspace, che fin dalla sua fondazione pone al centro della sua ricerca le questioni sociali. “Il mio lavoro, e questo Pavilion, si basano sull’amplificazione e sulla collaborazione con molte voci diverse, provenienti da storie differenti, con un interesse per i temi dell’identità, della comunità, dell’appartenenza e dell’aggregazione”, ha spiegato Vally. “L’anno appena trascorso ha reso questi temi ancora più evidenti e mi ha permesso di riflettere sull’incredibile generosità delle comunità che sono parte integrante di questo padiglione”.[Immagine in apertura: Serpentine Pavilion 2021 designed by Counterspace, Design Render, Exterior View © Counterspace]
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