La mostra in arrivo all'Institut Giacometti di Parigi mette in luce lo straordinario legame fra la poetica dell'artista e i riferimenti stilistici dell'Antico Egitto grazie a una serie di capolavori e manufatti, alcuni dei quali prestati dal Louvre.

Le fonti di ispirazione, per un artista, possono essere molteplici, attingendo sia dal panorama contemporaneo sia da epoche lontane nel tempo. Proprio come accadde ad Alberto Giacometti, appassionato dell'Antico Egitto e attento osservatore degli stili visivi elaborati durante le varie dinastie che ne hanno segnato la storia.Ad approfondire questo affascinante legame è la mostra allestita dal 22 giugno al 10 ottobre all'Institut Giacometti di Parigi: un dialogo serrato fra le opere scultoree, pittoriche e grafiche dell'artista a cui l'istituzione francese è intitolata e una serie di antichi manufatti, molti dei quali in prestito dal Louvre.GIACOMETTI E L'ANTICO EGITTOStatue e bassorilievi di origine egizia hanno rappresentato un autentico modello di riferimento per Giacometti, che ha declinato l'essenzialità delle linee e la monumentale frontalità di matrice antica nei capolavori, perlopiù scultorei, che tutti conosciamo. Organizzata attorno a quattro macro temi ‒ che spaziano dal ritratto alla figura seduta fino alle soluzioni artistiche elaborate durante la XVIII dinastia ‒, la mostra approfondisce il "debito" di Giacometti verso l'Antico Egitto, chiarendone i contorni.Oltre alle prodigiose copie grafiche realizzate dall'artista a partire dai modelli egizi, la rassegna parigina include anche l'iconica scultura dedicata da Giacometti al fratello Diego e identificata con il nome di un faraone della XVIII dinastia, Amenhotep. Nella ieraticità della figura e nel suo sviluppo frontale e ascendente si riscontrano alcune peculiarità dell'antica arte egizia, rinsaldando così un legame capace di oltrepassare le epoche.[Immagine in apertura: Alberto Giacometti, The Cat, 1951. Painted plaster, 32.8x81.3x13.5cm. Fondation Giacometti © Succession Alberto Giacometti (Fondation Giacometti + ADAGP, Paris) 2021]
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