Riparte il prossimo 25 giugno la nuova stagione di “Teatri di Pietra”, il cartellone di eventi dal vivo che da oltre due decenni promuove la danza, la musica e il teatro nei siti storici della Penisola. Sono più di cento le date in calendario questa estate.

Da oltre venti anni il festival Teatri di Pietra lavora per valorizzare i nostri patrimoni archeologici e monumentali attraverso gli spettacoli dal vivo. In ognuno degli eventi realizzati nell’ambito della manifestazione, la danza, la musica e il teatro vengono scelti come strumenti di promozione di siti storici altrimenti poco conosciuti: l’arte, insomma, diventa “mezzo” per valorizzare e diffondere bellezza, consentendo di “aprire le porte” di luoghi periferici e non a tutti noti. La mission della rassegna sarà portata avanti anche quest’anno, con ben ventisei spettacoli live in sedici siti diffusi in cinque regioni della Penisola: dal Lazio alla Toscana, dalla Campania alla Basilicata alla Sicilia.IL CALENDARIO DI QUESTA ESTATE Il calendario di appuntamenti estivi prenderà il via il prossimo 25 giugno, quando ad Albano Laziale, all’esterno del Museo archeologico di Villa Ferrajoli, andrà in scena lo spettacolo Daphne. L’8 luglio sarà invece la volta dell’Anfiteatro di Sutri (nell’immagine in apertura) con Dante/Enea il viaggio, mentre il Teatro Romano di Volterra sarà la scenografia di Dyskolos, il 10 luglio. E poi ancora l’evento all’Anfiteatro Campano, quello al teatro di Teanum Sidicinum di Teano e al Castello di Milazzo. Protagonisti delle storie rappresentate saranno Apollo, Dante, Giordano Bruno ed Elena, tra gli altri: uomini e donne senza tempo nei quali immedesimarsi nel corso delle oltre cento date in programma fino a settembre.LA RETE DEI TEATRI DI PIETRA “Oggi come vent’anni fa, ‘Teatri di Pietra’ esprime una progettualità volta a ridare dignità allo spettacolo dal vivo e ai suoi lavoratori”, ha dichiarato il direttore della manifestazione Aurelio Gatti. “La rete ha riscoperto e legittimato luoghi di straordinaria bellezza e valore storico, la cui rilevanza era spesso stata tralasciata da amministrazioni, politica e operatori del turismo. Tutto è nato in provincia di Caserta nell’Anfiteatro Campano, sito a soli tre chilometri dalla Reggia eppure allora sconosciuto alla stessa cittadinanza. E poi a seguire siamo entrati a Teano, Calvi Risorta, Sessa Aurunca, fino ad arrivare alla Villa Imperiale di Pausilypon a Napoli”.
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