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Il plurale di Civiltà

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Altro | Sky Arte

Signal Festival 2023. Photo Tomas Slavik

Dal 10 al 13 ottobre il centro storico di Praga si anima con proiezioni, videomapping e installazioni digitali. Da Quayola a Bill Fontana, sono numerosi gli artisti di fama internazionale che presenteranno le loro opere per le strade della città.

Il Signal Festival trasformerà il cuore di Praga con l'arte digitale

Credit Gianluca Garofalo

Con quattro mostre e 25 workshop torna a Bergamo “Storie ad acquerello – Festival d’illustrazione”, la kermesse che unisce l’illustrazione e l’acquerello. La quarta edizione va in scena il 28 e 29 settembre al Castello di Clanezzo.

Torna il festival italiano dedicato alla tecnica dell’acquerello

Marie Curie

Marie CurieDomenica 29 settembre – ore 21:15

Le scoperte di Marie Curie

Gipi nel suo studio

Tre giorni, dal 27 al 29 settembre, all’insegna del fumetto: questa l’idea di “Linus”, il festival che celebra la nona arte ad Ascoli Piceno. Tra gli invitati anche Gipi, Fumettibrutti e i Tre Allegra Ragazzi Morti.

Ad Ascoli Piceno torna il festival dedicato al fumetto d'autore

Courtesy ART 2030

A New York centinaia di poster digitali spuntano davanti al quartier generale delle Nazioni Unite e alle fermate degli autobus di tutta la città. Sono firmati da artisti di fama internazionale, da Ólafur Elíasson a Yinka Shonibare passando per Maya Lin, e invitano a riflettere sulle azioni collettive da intraprendere per il futuro del nostro Pianeta.

Gli artisti tappezzano New York di poster per il clima

Modellino di giostra. Manifattura fiorentina, XIX secolo. Firenze, Museo Stibbert. Vista dell’allestimento della mostra Tornei di Toscana. La Giostra del Saracino, il Palio della Balestra e il Gioco del Ponte. Photo Stefano Casati

Accompagnando i visitatori indietro nel tempo alla scoperta dei più antichi tornei cavallereschi, un’affascinante esposizione ad Arezzo presenta opere d'arte e manufatti che rievocano la spettacolarità di quelle tradizioni medievali e rinascimentali che ancora animano la vita culturale di molti centri toscani.

Gli storici tornei della Toscana raccontati da una mostra ad Arezzo

Courtesy Andrea Ucini

Non
è affatto detto che l'illustrazione debba veicolare esclusivamente
messaggi anestetici e tranquillizzanti, utilizzando un linguaggio
estetico morbido e suadente. Per fortuna esistono ancora artisti come
<a href="https://andreaucini.com/" target="_blank">Andrea Ucini</a>, l'autore toscano che utilizza tonalità dissonanti e
acide che sarebbero forse piaciute a Pontormo e Rosso Fiorentino.
Ucini si colloca in continuità con questi illustri conterranei poco
aderenti alla linea ufficiale delle dolcezze rinascimentali, e tale
originalità traspare dalle sue illustrazioni disincantate. 

Il caso (bizzarro e talvolta beffardo) è il
protagonista delle sue illustrazioni, come per l'immagine nella quale un fulmine, con un vero e proprio&nbsp;"coup de théâtre",&nbsp;risparmia
all'ultimo istante l'innocua casetta a cui era inequivocabilmente
indirizzato. Non c'è lieto fine, invece, nella triste vicenda di un
minuscolo Cappuccetto Rosso accerchiata da ben due lupi che la
lasciano senza scampo: la vita vera non ha spesso alcun "deus
ex machina"&nbsp;da
invocare, se non il proprio spirito critico. Non
è nichilismo: è presa di coscienza di una realtà prosaica che
dipende spesso dalle nostre sole scelte. 

L'esempio
più chiaro di questa sensibilità sociale così tipica in Ucini è
forse l'illustrazione che vede un tranquillo borghese crogiolarsi
nella lettura di un giornale cartaceo mentre le news
(sotto
forma di allagamento subitaneo) letteralmente gli invadono la casa,
costringendolo a indossare uno
stivale.
L'allagamento è forse conseguenza dello scioglimento dei ghiacciai per
via del riscaldamento globale? Si potrebbe pensare di sì. Speriamo
che almeno in questo caso l'amara ironia di Ucini possa indurre qualcuno di noi a correggere il tiro per contribuire a
meritarci così un agognato lieto fine.

Le illustrazioni tra sogno e realtà di Andrea Ucini

Green Line 2022, Firenze. Foto © Nicola Neri

Fino all'8 gennaio 2023 Firenze brillerà come non mai grazie
al festival <a href="https://arte.sky.it/news/green-line-firenze" target="_blank">Green Line</a>, un denso programma di videomapping e di
proiezioni digitali che coinvolge luoghi iconici della città come Palazzo
Vecchio o il Ponte Vecchio. Il tema prescelto è la natura: l’obiettivo è far
riflettere sul delicato equilibrio che esiste tra gli elementi facenti parte di
un ecosistema: quando uno di essi tende ad assumere un comportamento
predatorio, il sistema nel suo complesso entra in crisi e i danni diventano
incalcolabili. Questo sottofondo ecologista viene declinato in maniera ogni
volta differente: per esempio la gigantesca proiezione sulla facciata di
Palazzo Vecchio, dal titolo The Fake Factory, di Stefano Fumasi, è dedicata
ai quattro elementi per antonomasia, cioè acqua, terra, aria e fuoco. Un altro
omaggio alla natura è il videomapping realizzato sul Ponte Vecchio, trasformato
in una “tela” su cui vengono proiettate immagini delle Metamorfosi di
Ovidio. 

Il cortile di Michelozzo di <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-firenze-adorazione-magi-palazzo-medici-riccardi-rembrandt" target="_blank">Palazzo Medici Riccardi </a>è invece
circondato da scritte luminose ottenute con un lettering inventato
proprio per il festival Green Line.&nbsp;Oltre agli spazi più centrali e
turistici, le installazioni luminose interessano anche le porte e le torri
della città, mentre la facciata del Museo Novecento, con una parte della piazza
di Santa Maria Novella, ospita la videoproiezione di David Reimondo dedicata al
Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi.

Green Line 2022, Firenze. Foto © Nicola Neri

Luci e colori per il festival fiorentino a tema green

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Noemi Vola

Trae spunto dalla connessione profonda tra piante ed esseri umani – tema su cui la scienza si interroga da tempo ‒ il progetto zeroCO2, l’iniziativa ideata dall'italiano Andrea Pesce e dal guatemalteco Virgilio Galicia nell’ambito dell'educazione ambientale. I risultati di zeroCO2 sono di tutto rispetto, con oltre 400mila alberi piantati tra Guatemala, Perù, Argentina e Italia. Inoltre quest'anno partecipare al progetto zeroCO2 consente di ricevere a casa uno dei sei magnifici poster realizzati da grandi artisti del fumetto e dell'illustrazione: ognuno di essi raffigura un tipo di albero o una pianta diversa. <a href="https://arte.sky.it/foto/cartoline-grottammare-illustrazione" target="_blank">Maicol & Mirco</a> ha rappresentato un palo brazil, <a href="https://arte.sky.it/foto/festival-fumetto-cosenza-mostra" target="_blank">Martoz </a>un arancio, Noemi Vola un palo rosa, Maria Corte un avocado, Pupetti Tutti Matti un mogano e Alterales una pianta di cacao. Regalando (o regalandosi) l'adozione della pianta, sarà anche possibile scaricare un PDF ad alta definizione, evitando così fastidiosi sprechi di carta: chiunque lo desideri potrà stamparlo nelle modalità che preferisce. La campagna si chiama Lascia il segno con un albero.

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Alterales

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Alterales

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Pupetti Tutti Matti&nbsp;

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Pupetti Tutti Matti

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Noemi Vola

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Maria Corte

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Maria Corte

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Maicol & Mirco

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Maicol & Mirco

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Martoz

Courtesy zeroCO2, illustrazione di Martoz

I poster illustrati che aiutano l'ambiente

Una illustrazione di Paolo Barbieri per il calendario 2023 del MANN di Napoli (in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix)

Il <a href="https://arte.sky.it/news/mann-videogame-father-and-son-napoli" target="_blank">Museo Archeologico Nazionale di Napoli </a>ha davvero tutto ciò che ogni buon museo dovrebbe avere: vanta la sterminata collezione di marmi raccolta dalla casata dei Farnese, le meraviglie dell'antichità provenienti da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-eros-pompei" target="_blank">Pompei</a>, Ercolano, Stabia e Oplontis, collezioni che vanno dalla preistoria all'Egitto faraonico al mondo <a href="https://arte.sky.it/news/scoperta-genetica-origine-etruschi" target="_blank">etrusco</a>, i suoi depositi (ribattezzati Sing Sing e recentemente immortalati da <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-luigi-spina-pompei-mann-napoli" target="_blank">Luigi Spina</a>) sono stracolmi di tesori storico-artistici. Oltre a grandi tesori del passato, però, il MANN sa ascoltare e interagire con le arti della nostra epoca, come ad esempio nel caso dell'illustrazione d'autore. Ed ecco quindi che nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli persino gli dei dell'Olimpo hanno trovato modo di aggiornare la loro immagine. L'artista che ha permesso questa trasformazione spettacolare è stato&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/foto/libro-alice-paese-meraviglie-illustrazione" target="_blank">Paolo Barbieri</a>. Dodici tavole dedicate, tra gli altri, a Zeus, Era, Artemide, Poseidone, Apollo ed Eros arricchiscono il calendario 2023 realizzato dalla Scuola Italiana di Comix. Il tema scelto per questa edizione è stato la rappresentazione della divinità, un argomento sul quale Barbieri, abituato alle atmosfere fantasy, si è da sempre rivelato non meno che eccellente. Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, commenta: “Non era facile competere artisticamente con gli dèi dell'Olimpo. Tanti maestri, nel tempo, si sono cimentati nel tentativo di rappresentarli. Ogni età, tuttavia, necessita del proprio sguardo, altrimenti gli dèi muoiono. Oggi Barbieri con le sue mirabili tavole risuscita dall'oblio e riporta nel contemporaneo il mito antico”. Si tratta di una collaborazione tra la Scuola Italiana di Comix e MANN che si rinnova nell'ambito dell'iniziativa Obvia ‒ Out Of Boundaries Viral Art dissemination. Daniela Savy dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", responsabile del progetto, spiega di che cosa si tratta: “Miriamo a promuovere il Museo in un dialogo sempre propositivo con il territorio: necessario coinvolgere la nostra collettività nella conoscenza e fruizione del patrimonio archeologico”.

Una illustrazione di Paolo Barbieri per il calendario 2023 del MANN di Napoli (in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix)

Il calendario 2023 con gli dei dell'Olimpo in versione illustrata

Pierre-Joseph Redouté – Claude Antoine Thory, Les roses, 1817-1824

Il Castello di Miramare, sogno neogotico posto esattamente al
centro del Golfo di Trieste, è uno dei più bei castelli d'Italia. Esattamente
come Neuschwanstein, anche quello di Miramare è stato il parto di una mente
visionaria: quella dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, imperatore del Messico.
Uno dei gioielli più preziosi del complesso monumentale è senza dubbio il
curatissimo parco, che fa sognare le migliaia di visitatori desiderosi di
immergersi in queste atmosfere principesche. Fino all'11 giugno 2023 sarà
possibile vedere esposti nella <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-ars-botanica-trieste" target="_blank">mostra</a><a href="https://arte.sky.it/news/mostra-ars-botanica-trieste" target="_blank"> </a>Ars Botanica, Giardini di carta alcuni
deliziosi volumi di botanica conservati presso la biblioteca del castello. I
magnifici libri sono arricchiti da splendide illustrazioni riguardanti fiori,
giardini, piante e architettura del verde: un vero e proprio viaggio nell'immaginario di chi concepì questo giardino. I libri della biblioteca furono infatti
estesamente consultati: fu in particolare la consorte di Massimiliano d’Asburgo,
Carlotta del Belgio, a dedicarsi all'allestimento del verde, selezionando con
cura le essenze, i fiori e le piante da collocare nel giardino di fronte al
castello. Molti libri furono in quell'occasione portati da Bruxelles a Trieste,
tra questi spiccano alcuni celeberrimi volumi di Pierre-Joseph Redouté dedicati
alle rose, oppure la serie dedicata ai Jardin di Plantes, destinata all’orto
botanico di Parigi.

Pierre-Joseph Redouté – Claude Antoine Thory, Les roses, 1817-1824

Tagetes,&nbsp;Charles Morren – Eduard Morren, La Belgique horticole, 1851-1862

Tagetes, Charles Morren – Eduard Morren, La Belgique horticole, 1851-1862

Rosa Gallica flore giganteo, Pierre-Joseph Redouté – Claude Antoine Thory, Les roses, 1817-1824

Rosa Gallica flore giganteo, ﻿Pierre-Joseph Redouté – Claude Antoine Thory, Les roses, 1817-1824

Camelia Palmer’s Cavandesii,&nbsp;G. Fontaine, Collection de cent espèces du genre camellia, 1845

Camelia Palmer’s Cavandesii, ﻿G. Fontaine, Collection de cent espèces du genre camellia, 1845

Agapanthus umbellatus,&nbsp;Pierre-Joseph Redouté, Les liliacées, 1802-1816

Agapanthus umbellatus, ﻿Pierre-Joseph Redouté, Les liliacées, 1802-1816

Oncidium imperatoriis
Maximiliani,&nbsp;Heinrich Wawra Von
Fernsee, Botanische Ergebnisse, 1866

Oncidium imperatoriis Maximiliani, ﻿Heinrich Wawra Von Fernsee, Botanische Ergebnisse, 1866

Bromelia Ananas,&nbsp;Pierre-Joseph Redouté, Les liliacées, 1802-1816

Bromelia Ananas,﻿ Pierre-Joseph Redouté, Les liliacées, 1802-1816

La mostra a tema botanico nel parco del Castello di Miramare a Trieste

TRUSt 2022, JDL

Taranto ha un passato ricchissimo: vanta uno dei principali
musei archeologici della Penisola (il <a href="https://arte.sky.it/news/pink-floyd-mostra-taranto" target="_blank">MArTA</a>) e le spettacolari
colonne doriche del Tempio di Poseidone di epoca greca – tra molti
altri tesori. Eppure la città continua a rinnovarsi ogni giorno, e
non ha paura di abbracciare i linguaggi delle arti del nostro tempo, anzi! Il capoluogo pugliese è infatti considerato a pieno
titolo una delle “capitali” mediterranee della street art, grazie
anche all'iniziativa "T.R.U.St.", acronimo di "Taranto
Regeneration Urban and Street", il progetto che dal 2020 si
occupa di <a href="https://arte.sky.it/news/taranto-trust-street-art" target="_blank">rigenerazione urbana invitando esponenti di spicco
dell'arte di strada</a>. 
 


Per
l'edizione 2022 la città si è arricchita di ben undici opere, per
un totale di trentatré interventi. L'area in cui hanno operato gli
artisti non è solo il centro cittadino: per questa terza edizione "T.R.U.St." ha raggiunto anche territori della periferia urbana come i
quartieri Salinella e Paolo VI. Tra gli artisti chiamati a
trasformare gli edifici della città spiccano nomi come Super A
(arrivato dai Paesi Bassi), gli spagnoli Anna
Taratiel e Dadospuntocero, gli italiani
Joys, Claudio Morne, Alessandra Carloni e Vesod, l'irlandese Arches,
l'olandese JDL, IOTA ed Etsom, che ha realizzato un'opera
raffigurante una stenella striata, un tipo di delfino che
utilizza proprio il mare di Taranto come "nursery" per i cuccioli di questa specie. 
 


“Anche
quest’anno 'T.R.U.St.' si conferma tra i migliori
progetti di street art in Europa per la qualità degli artisti
coinvolti e le dimensioni delle pareti dipinte. È nata una solida
collaborazione tra la nostra amministrazione e la direzione artistica
del progetto che mi rende estremamente orgoglioso dell’intuizione
avuta nel 2020. Siamo già focalizzati a dare ulteriore continuità
al progetto”,
ha affermato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.

TRUSt 2022, Alessandra Carloni

TRUSt 2022, Joys

TRUSt 2022, Aches

TRUSt 2022, Anna Taratiel

TRUSt 2022, Claudio Morne

TRUSt 2022,  Etsom

TRUSt 2022, Iota

TRUSt 2022, Super A

TRUSt 2022, Vesod

Taranto si rinnova nel segno della street art

Trame di luce -  installazione luminosa. Copyright Camilla Zetta Photographer

L'Orto Botanico di Roma celebra il Natale con "Trame di Luce", un percorso di 22 installazioni luminose sostenibili visitabile dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025. L’evento, curato da Silvia Dorigo, trasforma i visitatori in co-protagonisti di un’esperienza immersiva tra arte, natura e interattività.

Un festival di light art illumina il Natale di Roma

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Il concorso “Kinder Space” invita i creativi a progettare asili nido innovativi, sostenibili e a misura di bambino, capaci di stimolare la creatività e una crescita sana. Aperto a tutti, senza requisiti professionali, il bando premia con 5mila euro i progetti più efficaci e originali. Per partecipare c’è tempo fino al 16 giugno 2025.

Il concorso che invita a progettare spazi per stimolare la fantasia dei bambini

ATM Manifesto. ADI Design Museum

Affondando le sue radici nella prima metà del Novecento, la storia dell’Azienda di Trasporti Milanesi (ATM) corrisponde a quella della città stessa, della sua comunità e dell’evoluzione dei suoi spazi urbani. Per questo la mostra "ATM MANIFESTO", allestita all’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bicicletta-adi-design-museum-milano" target="_blank">ADI Design Museum di Milano</a>, è un vero e proprio viaggio nel tempo, scandito dalle campagne di comunicazione “vintage” dell’ATM che forniscono allo spettatore uno sguardo sull’evoluzione della società milanese, a partire dalla quotidianità dei cittadini fino alle espressioni artistiche dei grandi creativi del secolo scorso che hanno collaborato con l'azienda.Curata da Matteo Pirola e visitabile fino al 12 gennaio 2025, la rassegna presenta un'ampia varietà di documenti e materiali esclusivi che testimoniano momenti iconici della storia della mobilità cittadina, fra cui il celebre tram Carrelli (conosciuto in tutto il mondo ed entrato proprio quest’anno nella collezione permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano) e le immagini dell'inaugurazione della prima metropolitana, la linea M1, negli anni Sessanta.L'ADI Design Museum è esso stesso un simbolo di storia tranviaria: situato in un'area che era un tempo dedicata al deposito di tram a cavallo e poi all’approvvigionamento elettrico per i tram, il museo sorge infatti in un distretto storico della mobilità milanese. Non a caso, la piazza di accesso all'edificio – la piazza Compasso d’Oro – è così denominata in onore del prestigioso premio di design che la linea M1 si aggiudicò nel 1964.In mostra troviamo una vasta collezione – arricchita anche dal contributo di diversi archivi esterni che hanno fornito il loro prezioso materiale, come ad esempio la Fondazione Franco Albini e Bob Noorda / Noorda Design – accuratamente recuperata per essere condivisa con il pubblico, svelando storie e simboli che hanno modellato la mobilità milanese.Suddiviso in sezioni tematiche, il percorso espositivo esplora prima le campagne di sensibilizzazione sociale dell'ATM, per poi passare in rassegna le collaborazioni artistiche con i grandi creativi del Novecento, come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bruno-munari-verona" target="_blank">Bruno Munari</a>, Emilio Tadini, Chin Hsiao, <a href="https://arte.sky.it/news/enrico-baj-mostre-milano-savona-albissola" target="_blank">Enrico Baj </a>e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mimmo-rotella-mostra-catanzaro" target="_blank">Mimmo Rotella</a>. Un altro capitolo promuove la mobilità alternativa attraverso iniziative come BikeMi, il servizio di "bike sharing" milanese, mentre un’ulteriore sezione si concentra sulle attività a favore della comunità cittadina. E poi ancora la genesi e gli sviluppi del logo ATM, un approfondimento su Attilio, mascotte e prototipo del tranviere milanese, e un’ampia area dedicata al sessantesimo compleanno della M1. Oltre ai manifesti storici, inoltre, "ATM MANIFESTO" espone una collezione di biglietti, materiali promozionali, documentazione tecnica, e un imponente fondo fotografico di notevole interesse storico.

ATM MANIFESTO. ADI Design Museum

Un festival di light art illumina il Natale di Roma

Il concorso che invita a progettare spazi per stimolare la fantasia dei bambini

Un viaggio tra innovazione e design con Mazda

La storia dei trasporti e della città di Milano in mostra all'ADI Design Museum

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