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The Way of Flowers,Seed 3053284983. CROSSLUCID, 2023

Dal 13 settembre al 12 gennaio 2025 una mostra alla FMAV-Fondazione Modena Arti Visive invita lo spettatore a interrogarsi sulle forme non-umane di intelligenza, tra mondo naturale e artificiale. Da James Bridle ad Anna Ridler, sono numerosi gli artisti internazionali che offrono il loro contributo a questa riflessione.

A Modena una mostra coniuga il mondo naturale e quello artificiale

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L’Archivio Luciano Caruso apre una call per riscoprire il patrimonio dell’artista fiorentino, approfondendo l’editoria indipendente e la poesia visiva attraverso una residenza che si svolgerà nel capoluogo toscano a novembre. Per candidarsi c’è tempo fino al 26 settembre.

Il bando di residenza rivolto ad artisti e poeti visivi

Foto di Alessandro Muner

Dai volumi specializzati nella storia e nell'arte del Sud-est asiatico, del Giappone e della Cina, passando per la selezione di cataloghi delle mostre dei musei di Torino: questa l'offerta della nuova biblioteca del MAO – Museo d’Arte Orientale che, da poco inaugurata, riunisce circa mille titoli consultabili da studenti e ricercatori.

A Torino la nuova biblioteca interamente dedicata all'arte asiatica

John Curry – Il Re del Ghiaccio

John Curry – Il Re del GhiaccioLunedì 9 settembre – ore 21:15

John Curry, il re sui pattini

Ars Electronica - Ripple [Interplayful Sensoric Environments] / Maria Orciuoli (IT). Photo: Maria Orciuoli

Fino all’8 settembre in Austria si rinnova l'appuntamento con "Ars Electronica", declinato tra eventi, mostre, performance e workshop diffusi in 18 location nella città di Linz. La più grande manifestazione dedicata al rapporto tra arte e tecnologia trova, come da tradizione, il suo quartier generale nel monumentale complesso di POSTCITY, dedicando questa edizione al tema della speranza.

Linz si accede con il festival che affianca arte e tecnologia

C'era una volta Gioann – 100 anni di Gianni Brera

C'era una volta Gioânn – 100 anni di Gianni Brera Domenica 8 settembre – ore 21:15

L’indimenticabile giornalista sportivo Gianni Brera

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L'<a href="https://arte.sky.it/foto/architettura-paesaggio-international-garden-festival-canada" target="_blank">International Garden Festival</a> è il principale festival nordamericano dedicato al giardino contemporaneo. Si svolge dal 2000 presso Les Jardins de Métis, alle porte della penisola di Gaspéi, nel Québec orientale, nell’area adiacente agli storici giardini ideati e curati ‒ dal 1926 al 1958 ‒ dall’appassionata vivaista e orticultrice Elsie Reford. I <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/08/festival-architettura-giardini-quebec" target="_blank">Reford Gardens</a> rappresentano, infatti, un sito storico per il Canada e rientrano nel patrimonio paesaggistico del Québec. Situati alla confluenza dei fiumi St. Lawrence e Mitis, sono considerati tra i più celebri giardini del Nord America e tra i 150 migliori giardini al mondo. Da oltre vent’anni il festival, con l’obiettivo di rinnovare l’arte del giardino, espone una serie di affascinanti progetti outdoor.
L’edizione 2022, la ventitreesima, ruota intorno al tema ‘ADAPTATION’ e si svolgerà dal 25 giugno al 2 ottobre. Su 87 proposte progettuali arrivate a seguito di un bando internazionale, sono cinque quelle scelte dalla giuria per essere realizzate: ‘Lichen’, ‘Forteresses’, ‘Forêt finie, espace infinit?’, ‘Gravity Field’ e ‘Les huit collines’. Analizzando e indagando il tema dell’edizione, tutti i progetti raccontano e mostrano, ognuno a suo modo, l'importanza dell'elemento vegetale&nbsp;piante per l’esistenza umana, il suo ruolo chiave nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, l’adattamento anche in condizioni estremamente faticose e il fatto di riuscire a prosperare anche in ambienti ostili.
Nel progetto ‘Gravity Field’ di TERRAIN WORK, per esempio, dei girasoli vengono coltivati a testa in giù su una sorta di nuvola galleggiante, ma nel corso del tempo si vede come, piegandosi verso il sole, alla ricerca di luce e calore, i fiori modifichino la&nbsp;forma della struttura portante, sfidando la gravità. Nell’installazione ‘Lichen’, di Marie-Pier Gauthier-Manes, Chloé Isaac e Victor Roussel, vengono invece utilizzati migliaia di anelli in terracotta che, per le loro grandi proprietà di drenaggio, consentono un’irrigazione costante del terreno. La proposta ‘Forteresses’, elaborata da Maison029, ponendo l’accento sul più grande nemico della natura, ovvero l’essere umano, ipotizza dei sistemi di difesa per le piante realizzati assemblando il legno ricavato dagli alberi che hanno ceduto durante il processo di&nbsp;adattamento. Grazie all’uso di migliaia di listelli di legno e di specchi, il progetto ‘Forêt finie, espace infinit?’, di Antonin Boulanger Cartier, Melaine Niget e Pierre-Olivier Demeule, vuole, invece, riflettere sulla finitezza o meno della natura. Mentre ‘Les huit collines’ di ONOMIAU è un progetto modulare concepito come un micro giardino in evoluzione che può essere uno spazio contemplativo, ma divenire anche rifugio e nascondiglio per uomini e animali.

Forêt finie, espace infini? Photo credit Antonin Boulanger-Cartier, Melaine Niget et Pierre-Olivier Demeule

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Forêt finie, espace infini? Photo credit Antonin Boulanger-Cartier, Melaine Niget et Pierre-Olivier Demeule

Forteresses. Photo credit Eadeh Attarzadeh, Lorenzo Saroli Palumbo

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Forteresses. Photo credit Eadeh Attarzadeh, Lorenzo Saroli Palumbo

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Gravity Field. Photo credit TERRAIN WORK

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Gravity Field. Photo credit Theodore Hoerr, Kelly Waters, Rebecca Shen

Les huit collines. Photo credit Noël Picaper

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Les huit collines. Photo credit Noël Picaper

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Lichen. Photo credit&nbsp;Marie-Pier Gauthier-Manes, Chloé Isaac, Victor Roussel

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Lichen. Photo credit Marie-Pier Gauthier-Manes, Chloé Isaac, Victor Roussel

Lichen. Photo credit Marie-Pier Gauthier-Manes, Chloé Isaac, Victor Roussel

I 5 progetti selezionati per l’International Garden Festival 2022

La copertina di Andrea Serio per il libro Lettere. 1940-1962 di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

1° marzo 2022 – 1° marzo 2023: dodici mesi di appuntamenti per celebrare, a cento anni dalla nascita, la memoria e le opere dello scrittore partigiano Beppe Fenoglio, grande esponente della Resistenza e della letteratura italiana del Novecento. Il fitto calendario che suddivide l’anno fenogliano in quattro capitoli come fosse un libro, propone <a href="https://arte.sky.it/news/eventi-centenario-beppe-fenoglio" target="_blank">numerosi eventi</a> che toccheranno musica, teatro, arti visive e letteratura.&nbsp;
 Anche la casa editrice <a href="https://www.einaudi.it/" target="_blank">Einaudi</a>, da sempre legata allo scrittore albese, in occasione di “<a href="https://www.beppefenoglio22.it/" target="_blank">Beppe Fenoglio 22</a>”, ha avviato una serie di iniziative editoriali che accompagneranno l’intero centenario. La più significativa è rappresentata dal lancio di un’edizione tutta aggiornata delle opere fenogliane corredate da nuove introduzioni d’autore. Anche la veste grafica dei romanzi risulta del tutto rinnovata. Il restyling è stato affidato al disegnatore e fumettista carrarese <a href="http://andreaserio.altervista.org/" target="_blank">Andrea Serio</a>, celebre per i suoi disegni realizzati con la tecnica del pastello e della matita colorata, ed esperto disegnatore di copertine per libri, riviste e dischi. Quattro i romanzi le cui copertine sono state firmate dall’artista: la raccolta di dodici racconti "I ventitré giorni della città di Alba"&nbsp;(con introduzione di Davide Longo), il romanzo postumo "Una questione privata"&nbsp;(con introduzione di Nicola Lagioia), l’edizione ampliata di "Lettere. 1940-1962" a cura di Luca Bufano e il romanzo autobiografico "Il partigiano Jhonny"&nbsp;(con introduzione di Gabriele Pedullà). Filo conduttore di tutte le rappresentazioni in copertina è il tratto delicato, ma sempre onesto, che combina i paesaggi rurali e solitari delle Langhe alla concretezza silenziosa di giovani combattenti. Disegni che, come in un romanzo di resistenza fenogliana, incarnano vibranti scenari familiari permeati da un grande senso di integrità morale.

La copertina di Andrea Serio per il libro Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

La copertina di Andrea Serio per il libro Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

La copertina di Andrea Serio per il libro Lettere. 1940-1962&nbsp;di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

La copertina di Andrea Serio per il libro Una questione privata&nbsp;di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

La copertina di Andrea Serio per il libro Una questione privata di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

La copertina di Andrea Serio per il libro I ventitré giorni della città di Alba&nbsp;di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

La copertina di Andrea Serio per il libro I ventitré giorni della città di Alba di Beppe Fenoglio (Einaudi). Courtesy l'artista

Una bozza per la copertina de Il partigiano Johnny. Courtesy Andrea Serio

Una bozza per la copertina de Il partigiano Johnny. Courtesy Andrea Serio

Una bozza per la copertina di Una questione privata. Courtesy Andrea Serio

Una bozza per la copertina di Una questione privata. Courtesy Andrea Serio

Una bozza per la copertina di Una questione privata. Courtesy Andrea Serio

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Le nuove copertine illustrate dei libri di Beppe Fenoglio

Mostra ﻿﻿Venise, la Sérénissime ﻿© Culturespaces/Eric Spiller

Aperto nel 2020 a&nbsp;Bordeaux, in una dismessa base sottomarina risalente alla seconda guerra mondiale,&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/12/bordeaux-arte-digitale-bassins-de-lumieres" target="_blank">Bassins de Lumières</a> è&nbsp;il più grande centro di arte digitale al mondo. Dopo il consenso riscosso con i precedenti appuntamenti, si appresta a ospitare&nbsp;la stagione espositiva. Dall'11 febbraio prossimo sarà possibile visitare&nbsp;le nuove&nbsp;mostre immersive, fra cui quella dedicata a&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/03/mostra-joaquin-sorolla-y-bastida-national-gallery-londra" target="_blank">Joaquín Sorolla</a>, uno dei nomi di punta&nbsp;della pittura spagnola del XX secolo, e quella sui tesori architettonici e artistici della&nbsp;città di&nbsp;Venezia. Realizzata con il contributo di&nbsp;Gianfranco Iannuzzi, pioniere nella creazione di installazioni artistiche immersive da trent'anni, e prodotta da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/08/klimt-e-hundertwasser-bis-di-mostre-nel-nuovo-museo-virtuale-di-parigi" target="_blank">Culturespaces Digital®</a>,&nbsp;Venise, la Sérénissime&nbsp;propone un viaggio nei luoghi iconici del capoluogo veneto.&nbsp;Fino al&nbsp;2 gennaio 2023, i visitatori potranno&nbsp;attraversare&nbsp;calli e campi, varcare la soglia di&nbsp;palazzi storici che affacciano sul Canal Grande, entrare nelle&nbsp;chiese che conservano i capolavori di Tintoretto, Bellini o Canaletto.&nbsp;In altre parole, grazie alle nuove tecnologie&nbsp;potranno&nbsp;assaporare, seppur a distanza, le affascinanti atmosfere di una destinazione unica e straordinaria. Molti i luoghi&nbsp;identitari della città lagunare che compongono questo itinerario immersivo, della durata complessiva di 45 minuti: immancabile la Basilica di San Marco, con i suoi splendenti mosaici dorati e le preziose testimonianze di matrice&nbsp;bizantina. Spazio anche al Novecento, con la "tappa" alla&nbsp;<a href="https://arte.sky.it/news/vincitori-mostra-cinema-venezia" target="_blank">Mostra del Cinema di Venezia</a> e con la celebrazione delle&nbsp;attrici e degli&nbsp;attori del neorealismo italiano.

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Tutto il fascino di Venezia in una grande mostra digitale a Bordeaux

Courtesy David Rivillo

Sembra proprio che <a href="https://www.instagram.com/david_rivillo/" target="_blank">David Rivillo</a> abbia preso alla lettera il detto “anche l’occhio vuole la sua parte”! Infatti, lo chef-designer venezuelano sta letteralmente spopolando sui canali social con la sua pasta realizzata “a regola d’arte”. La resa brillante dei colori, le texture ipnotiche e la maestria dello chef sono un mix perfetto per poter assaporare in primis con gli occhi, e poi con il palato, questi incredibili primi piatti. “Sebbene io abbia mangiato pasta tutta la vita, ho iniziata a lavorare la pasta fresca solo nel 2016, durante i miei studi di cucina professionale a Porto Alegre”, racconta Rivillo. Da allora la pasta è diventata la sua più grande passione. 

Come ogni artista che si rispetti, Rivillo trae ispirazione da tutto ciò che lo circonda: dall’architettura e dalla moda, dal design e dall’arte stessa. Così è stato, ad esempio, per il suo primo esperimento. Era il 2019 quando Rivillo vivacizzò della comunissima pasta fresca ispirandosi a&nbsp;"Cromointerferencia de color aditivo", l’opera firmata dal suo artista preferito, Carlos Cruz-Diez, per l’Aeroporto Internazionale Simón Bolívar, in Venezuela. Nonostante non ci siano molte informazioni o corsi dedicati al design della pasta e alla sua colorazione, David Rivillo non si è perso d’animo e si è concentrato sullo studio e sulla ricerca dei pigmenti naturali. Il risultato è una coloratissima parata di piatti piacevoli agli occhi, prima ancora che al palato!

Quando la pasta diventa un'opera d'arte

Montalto delle Marche (AP)

Nato a <a href="https://arte.sky.it/news/saluti-grottammare-cartoline-illustrazione" target="_blank">Grottammare</a>
(in provincia di Ascoli Piceno)&nbsp;da una famiglia di Montalto delle Marche, nel 1521, Papa Sisto V è sempre stato particolarmente legato al territorio marchigiano. In occasione del quinto centenario della sua nascita, la Regione Marche celebra il pontefice noto per il suo rigore&nbsp;attraverso una rassegna di mostre, eventi&nbsp;e convegni che si protrarranno fino alla fine del 2021. Grazie a&nbsp;un itinerario espositivo che si espande oltre il borgo di Grottammare, l’iniziativa è anche occasione per scoprire altre suggestive località del territorio marchigiano. Sono diversi, infatti, i monumenti che contribuiscono a raccontare la storia di Papa Sito V il quale, in soli cinque anni di pontificato, riuscì&nbsp;a introdurre&nbsp;numerose modifiche non solo nel mondo ecclesiastico, ma anche all’interno della stessa società dell’epoca. Tra i principali luoghi ed edifici storici coinvolti nella rassegna spiccano Palazzo Paradisi a Montalto delle Marche (che fino alla fine dell’anno ospiterà la mostra ‘Sisto V ‒ Papa Visionario’), il Palazzo dei Priori&nbsp;di Fermo (sulla cui facciata campeggia&nbsp;l’imponente statua in bronzo del Papa realizzata dal Sansovino), e le chiese di Santa Lucia e San Giovanni Battista, a Grottammare.

©Cappelletti

Chiesa San Giovanni Battista (sede Musei Sistini Grottammare) in piazza Peretti

Chiesa San Giovanni Battista (sede Musei Sistini Grottammare) in piazza Peretti

Fermo, statua Papa&nbsp;Sisto V, Palazzo dei Priori

Fermo, statua Papa Sisto V, Palazzo dei Priori

Fermo, Sala del Mappamondo

Le Marche celebrano i 500 anni dalla nascita di Papa Sisto V

CHEAP "POST" Call for Artists 2021. Photo Michele Lapini

Per le&nbsp;strade di Bologna sono tornati i manifesti di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/bologna-public-art-femminismo-cheap/" target="_blank">CHEAP</a>, il progetto indipendente basato sulla riappropriazione dello spazio pubblico attraverso la poster art. Le 180 opere grafiche, per la prima volta a colori e selezionate tra le oltre seicento candidature inviate da 43 Paesi in risposta alla call, sono state affisse col favore delle tenebre da una squadra tutta al femminile. I loro temi? Il “POST” ‒&nbsp;questo era il titolo del concorso, da intendersi nell’accezione latina di “dopo” – e le visioni del futuro, con una serie di slanci volti, per esempio, al superamento del maschilismo tossico e alla ricomposizione della frattura tra uomo e natura.

CHEAP "POST" Call for Artists 2021. Photo Margherita Caprilli

CHEAP "POST" Call for Artists 2021. Photo Margherita Caprilli

CHEAP "POST" Call for Artists 2021. Photo Michele Lapini

Femminismo e cultura pop nelle vie di Bologna

Trame di luce -  installazione luminosa. Copyright Camilla Zetta Photographer

L'Orto Botanico di Roma celebra il Natale con "Trame di Luce", un percorso di 22 installazioni luminose sostenibili visitabile dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025. L’evento, curato da Silvia Dorigo, trasforma i visitatori in co-protagonisti di un’esperienza immersiva tra arte, natura e interattività.

Un festival di light art illumina il Natale di Roma

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Il concorso “Kinder Space” invita i creativi a progettare asili nido innovativi, sostenibili e a misura di bambino, capaci di stimolare la creatività e una crescita sana. Aperto a tutti, senza requisiti professionali, il bando premia con 5mila euro i progetti più efficaci e originali. Per partecipare c’è tempo fino al 16 giugno 2025.

Il concorso che invita a progettare spazi per stimolare la fantasia dei bambini

ATM Manifesto. ADI Design Museum

Affondando le sue radici nella prima metà del Novecento, la storia dell’Azienda di Trasporti Milanesi (ATM) corrisponde a quella della città stessa, della sua comunità e dell’evoluzione dei suoi spazi urbani. Per questo la mostra "ATM MANIFESTO", allestita all’<a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bicicletta-adi-design-museum-milano" target="_blank">ADI Design Museum di Milano</a>, è un vero e proprio viaggio nel tempo, scandito dalle campagne di comunicazione “vintage” dell’ATM che forniscono allo spettatore uno sguardo sull’evoluzione della società milanese, a partire dalla quotidianità dei cittadini fino alle espressioni artistiche dei grandi creativi del secolo scorso che hanno collaborato con l'azienda.Curata da Matteo Pirola e visitabile fino al 12 gennaio 2025, la rassegna presenta un'ampia varietà di documenti e materiali esclusivi che testimoniano momenti iconici della storia della mobilità cittadina, fra cui il celebre tram Carrelli (conosciuto in tutto il mondo ed entrato proprio quest’anno nella collezione permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano) e le immagini dell'inaugurazione della prima metropolitana, la linea M1, negli anni Sessanta.L'ADI Design Museum è esso stesso un simbolo di storia tranviaria: situato in un'area che era un tempo dedicata al deposito di tram a cavallo e poi all’approvvigionamento elettrico per i tram, il museo sorge infatti in un distretto storico della mobilità milanese. Non a caso, la piazza di accesso all'edificio – la piazza Compasso d’Oro – è così denominata in onore del prestigioso premio di design che la linea M1 si aggiudicò nel 1964.In mostra troviamo una vasta collezione – arricchita anche dal contributo di diversi archivi esterni che hanno fornito il loro prezioso materiale, come ad esempio la Fondazione Franco Albini e Bob Noorda / Noorda Design – accuratamente recuperata per essere condivisa con il pubblico, svelando storie e simboli che hanno modellato la mobilità milanese.Suddiviso in sezioni tematiche, il percorso espositivo esplora prima le campagne di sensibilizzazione sociale dell'ATM, per poi passare in rassegna le collaborazioni artistiche con i grandi creativi del Novecento, come <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-bruno-munari-verona" target="_blank">Bruno Munari</a>, Emilio Tadini, Chin Hsiao, <a href="https://arte.sky.it/news/enrico-baj-mostre-milano-savona-albissola" target="_blank">Enrico Baj </a>e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2019/10/mimmo-rotella-mostra-catanzaro" target="_blank">Mimmo Rotella</a>. Un altro capitolo promuove la mobilità alternativa attraverso iniziative come BikeMi, il servizio di "bike sharing" milanese, mentre un’ulteriore sezione si concentra sulle attività a favore della comunità cittadina. E poi ancora la genesi e gli sviluppi del logo ATM, un approfondimento su Attilio, mascotte e prototipo del tranviere milanese, e un’ampia area dedicata al sessantesimo compleanno della M1. Oltre ai manifesti storici, inoltre, "ATM MANIFESTO" espone una collezione di biglietti, materiali promozionali, documentazione tecnica, e un imponente fondo fotografico di notevole interesse storico.

ATM MANIFESTO. ADI Design Museum

Un festival di light art illumina il Natale di Roma

Il concorso che invita a progettare spazi per stimolare la fantasia dei bambini

Un viaggio tra innovazione e design con Mazda

La storia dei trasporti e della città di Milano in mostra all'ADI Design Museum

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