Mostra del Cinema di Venezia, suggestioni sci-fi

26 Agosto 2013


George Clooney e Sandra Bullock sospesi nello spazio, coppia di inediti astronauti, nel lussuoso Gravity  di Alfonso Cuaron. Onirica e visionaria la prima pellicola in proiezione alla 70esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, con la fantascienza a portare in Laguna il 3D. Il tappeto rosso si srotola mercoledì 28 agosto, la consegna dei premi sabato 7 settembre: dieci giorni ricchi e intensissimi. Si apre la caccia al Leone. D’oro!

Non è casuale la scelta di aprire la rassegna con il film di Cuaron: la sci-fi sembra il filo conduttore di un’edizione che guarda ad altri mondi. Futuri o alternativi. Con l’ex Monty Phyton Terry Gilliam dirige Matt Damon e il due volte premio Oscar Christoph Waltz in The Zero Theorem  , fosca visione su un futuro dalle inquietudini orwelliane; mentre Scarlett Johansson diventa un’extraterrestre nell’Under my skin  di Jonathan Glazer.

C’è chi opera una fuga dalla realtà e chi sceglie invece l’analisi puntuale del presente e del recente passato. Tra i venti film in concorso il documentario con cui Errol Morris racconta la verità su Donald Rumsfeld, segretario alla difesa dell’amministrazione Bush e uomo chiave della controversa guerra al terrorismo internazionale; Gianfranco Rosi, uno dei tre italiani in gara, passa in rassegna le contraddizioni della periferia romana con il suo Santo GRA . Dove l’acronimo sottintende, ovviamente, il Grande Raccordo Anulare.

In attesa di scoprire chi si aggiudicherà i premi più ambiti è già noto, come da tradizione, l’artista omaggiato con il Leone d’oro alla carriera. Con Il braccio violento della legge  ha rinnovato il modo di intendere il poliziesco, consacrando lo straordinario talento di Gene Hackman; con L’Esorcista  ha terrorizzato un’intera generazione: a quasi ottant’anni William Friedkin è un vero e proprio monumento del cinema mondiale.