Apre a Cremona il Museo del Violino

17 Settembre 2013


Due anni di lavoro, il recupero del Palazzo dell’Arte disegnato negli Anni Trenta; la sintesi di tre prestigiose raccolte, prima divise tra più spazi. Il disegno di un percorso espositivo affascinante, esaltato dal ricorso alle nuove tecnologie. Cremona festeggia l’apertura del suo nuovo Museo del Violino, casa dove celebrare la memoria della premiata e antica tradizione liutaia locale. Assunta nel mondo ad autentico simbolo del made in Italy .

Sono circa ottanta gli strumenti ad arco in arrivo dal Museo Civico, a coprire una parentesi cronologica che affonda le proprie radici nel Medioevo e si spinge fino all’epica stagione degli Stradivari, degli Amati e dei Guarneri del Gesù. A questa collezione si sommano i pezzi della Fondazione Stradivari e quelli un tempo conservati nel Palazzo Comunale della città. Viole e violini, ma anche attrezzi di lavoro: nella ricostruzione precisissima della più efficiente bottega artigiana.

Arrivano dall’Alaska le assi di cedro giallo che rivestono il palcoscenico dell’Auditorium disegnato dallo studio Pelù e Bianchi, in collaborazione con il giapponese Yasuhisa Toyota. Un ovale dalle linee avveniristiche, ricavato nella magniloquente Sala delle Adunate. Un contesto che pone la musica al centro della scena: con gli orchestrali letteralmente abbracciati dalle poltrone che accolgono fino a cinquecento spettatori.

A testare le potenzialità del nuovo spazio, realizzato seguendo le più avanzate teorie nel campo dell’acustica, lo Stradivari Festival che fino a metà ottobre richiama in città grandi nomi della classica internazionale. Partendo dalle promesse Sebastian Bohren e Lena Yokoyama e arrivando a Dan Zhu. Una giovanissima star nel firmamento della musica colta, tra i solisti di ultima generazione più apprezzati dal leggendario Zubin Mehta.