Balletto: la Scala inaugura nel segno di Ratmansky

13 Dicembre 2013


La ripresa di uno tra i suoi lavori più amati. Una prima assoluta per Milano. E il debutto di una nuova intensa creazione. Passato, presente e futuro del balletto contemporaneo si condensano nel titolo che inaugura la stagione di danza del Teatro alla Scala: protagonista assoluto Alexei Ratmansky, il più importante giovane coreografo in attività. Al ritorno sul palco che, appena un anno fa, ha visto l’esordio europeo del suo Concerto DSCH su musiche di Šostakovič.

Un lavoro riproposto oggi, esaltato dalla presenza – in alcune recite – dell’étoile Svetlana Zakharova. La prima ballerina del teatro milanese è solo una delle grandi firme di un avvio di stagione che vede coinvolti tutti i big scaligeri: ad alternarsi sul palco anche Roberto Bolle, Massimo Murru e Claudio Coviello, che con questa raprpesentazione viene ufficialmente “promosso” a primo ballerino.

La serata dedicata a Ratmansky prosegue con Russian Seasons , lavoro che ha segnato nel 2006 l’avvio della proficua collaborazione del coreografo con il New York City Ballet. Le musiche originali ideate da Leonid Desyatnikov disegnano uno splendido omaggio alla storia del balletto classico russo, con eleganti passaggi vicini a Čajkovskij ed altri slanciati invece verso le avanguardie contemporanee.

Il compositore russo accompagna Ratmansky anche in Opera , ultima parte di uno spettacolo che sa alternare intense suggestioni. Dalle atmosfere dell’Europa orientale si passa alla grande tradizione della cultura italiana: barocco e belcanto si fondono magnificamente in un intervento che si ispira, nelle dinamiche narrative, a Goldoni e Metastasio. Si debutta martedì 17 dicembre: consueta anteprima riservata agli under 30 sabato 14.

[nella foto: Alexei Ratmansky durante le prove alla Scala di Milano © Brescia-Amisano]