Un museo per gli Stones? Jagger studia gli ABBA

7 Luglio 2014


Punti di contatto tra uno dei mostri sacri del rock e la band che ha rivoluzionato il modo di intendere il pop? Fatta eccezione per i milioni di fan – e di dischi venduti in tutto il mondo – decisamente nessuno: eppure c’è un legame molto stretto a unire il leader carismatico dei Rolling Stones, Mick Jagger, e gli ABBA. Un rapporto simile a quello tra un novellino e il proprio mentore: con il gioco della parti che, sorprendentemente, affida questo ruolo al gruppo svedese.

Più che una semplice cortesia, oltre anche la più scontata curiosità. È stata una vera e propria visita didattica quella che Jagger ha effettuato nelle scorse settimane all’ABBA Museum di Stoccolma, autentico memoriale che il gruppo di Dancing Queen  ha aperto solo quindici mesi fa sull’isola di Djungården. Esponendo, accentuate dal fascino di un allestimento multimediale interattivo, decine di cimeli degli anni in cui imperversava nelle chart.

A lasciarsi sfuggire l’indiscrezione è proprio uno dei quattro padroni di casa, Björn Ulvaeus: l’ex ABBA, intervistato dal Daily Star , ha confermato l’interessa da parte di Jagger di usare il modello svedese per un museo che a Londra celebri i suoi Rolling Stones. Un progetto ancora in fase embrionale, su cui lo stesso cantante inglese mantiene ad oggi il più stretto riserbo. Ma che sulla rete già scatena l’entusiasmo dei fan.

L’idea di un museo ufficiale si affianca alle tante collezioni di memorabilia che i fan di tutto il mondo hanno deciso, nel corso degli anni, di esporre e condividere. A partire da quella del tedesco Ulli Schröder, che nel minuscolo paese di Lüchow (meno di trecento abitanti!) ha aperto nel 2010 lo Stones Fans Museum; facendo il paio con l’avventura dello sloveno Slavko Franka, che ha trasformato la sua casa di Portorož in un tempio consacrato al culto di Jagger e soci.

[nella foto: Mick jagger e Ron Wood live nel 1982 – foto Gorupdebesanez per Wikipedia]