Benvenuti a Milano! Giò Ponti in mostra a Malpensa

30 Ottobre 2014


L’hanno chiamata “La Porta di Milano”, ma è in realtà uno spazio multidimensionale: quasi un cancello verso luoghi altri. Uno spazio espositivo eccentrico e inconsueto quello che da tempo ha preso possesso del terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, camera di decompressione che obbliga il flusso frenetico dei viaggiatori a una pausa, uno scarto, un momento di sospensione. Regalando un benvenuto in forma di meraviglia.

Dopo l’esposizione di storiche sculture di Marino Marini e Fausto Melotti, quelle di quest’ultimo connesse in modo tanto intimo alla storia di Milano da risultarne ideale cartolina, tocca a un altro grande protagonista del Novecento occupare “La Porta”. Con solo tre opere: ma così forti nel proprio messaggio e tanto profonde a livello concettuale da valere come una vera e propria retrospettiva. Analisi a ritroso di un percorso creativo straordinario.

L’ingresso a Milano, città del design, viene nei prossimi mesi filtrato attraverso l’esperienza del grandissimo Giò Ponti: con i suoi Oggetti Misteriosi , interventi che ne caratterizzano ed esemplificano la visione della creatività. Partendo dalla Cattedrale di Los Angeles , forma angelica dal tratto quasi primitivista incisa nel 1967: riflessione sulla potenza simbolica della forma che tradisce la modernità di un artista dalla eccezionale e poliedrica energia. Con al semplicità di tre lamine in metallo tornite in modo perfetto da sublimi giochi di luce.

A concludere l’installazione le enigmatiche Espressioni , svettanti stalagmiti in forma di obelischi piramidali collocate la prima volta – era il 1966 – nello showroom milanese di Ideal Standard, per un allestimento commerciale che ha fatto epoca; e poi i carnascialeschi pavimenti in ceramica disegnati dieci anni più tardi per la Salzburger Nachrichten. A completamento di una narrazione visuale che copre la stagione più interessante per il design made in Italy.