Cinema in mostra: a Roma nel nome di Troisi

17 Ottobre 2014


Determinante per il successo straordinario del film è senza dubbio stata l’interpretazione dei due protagonisti. Un monumentale Philippe Noiret e un immenso Massimo Troisi, esemplare benché fiaccato da una malattia che a poche settimane dall’ultimo ciak non gli avrebbe lasciato scampo. Ma a rendere unico Il postino , tra i titoli italiani più importanti di sempre, è l’atmosfera che permea una pellicola densa di emozioni e suggestioni.

Un film magico, nel senso più pieno del termine. Un film celebrato da sabato 18 ottobre al centro per l’arte contemporanea La Nuova Pesa, spazio voluto dall’attrice Simona Marchini come luogo di incontro e divulgazione, scambio e contaminazione tra i diversi linguaggi della creatività. Nel ventesimo anniversario dall’uscita nelle sale dell’ultimo capolavoro di Troisi, il suo fascino magnetico torna a incantare. In forma di mostra.

In scena la lunga storia di un’impresa che ha contribuito a fare degli Anni Novanta una stagione memorabile per il cinema italiano, forte proprio in quel periodo dei successi di Tornatore, Salvatores e del grande ritorno di Bertolucci. Attraverso i bozzetti, gli schizzi con cui venivano visualizzate le scene, gli oggetti in uso sul set si ricostruisce un ideale story-board tridimensionale. Arricchito dei costumi firmati da Gianna Gissi e delle foto di scena di Mario Tursi.

L’inaugurazione della mostra assumerà i caratteri dell’omaggio a Salina (nella foto), perla dell’Eolie fortemente voluta come scenario per il film; ma soprattutto del ricordo dello stesso Troisi. Attesi a Roma, per l’occasione, alcuni dei suoi compagni di avventura ne Il postino , da Maria Grazia Cucinotta al regista Michael Radford, ma anche amici di vecchia data come Gigi Proietti, Renzo Arbore, Lello Arena…