Torino, “Shit and Die”! Il ritorno di Maurizio Cattelan

5 Novembre 2014


Un affresco della contemporaneità che prende come pretesto Torino, i suoi protagonisti e le sue mitologie, per raccontare attraverso la potenza dell’immagine il mondo nella sua complessità. Scegliendo per una serie di contrasti visuali e concettuali anche fortissimi: tra amore e odio, vita e morte, ricchezza e povertà, fama e anonimato, pubblico e privato. Un’operazione ricchissima quella che vede il ritorno di Maurizio Cattelan sulla scena dell’arte. A Torino.

Aveva annunciato solo pochi anni fa il suo “pensionamento” come artista e ha mantenuto fede alla sua parola: perché di Shit and Die, questo il titolo provocatorio della mostra in scena dal 5 novembre all’11 gennaio nelle eleganti sale d’epoca di Palazzo Cavour, Cattelan è curatore. Anzi: co-curatore, primus inter pares di un terzetto che lo vede al fianco di Myriam Ben Salah e Marta Papini; nel condurre a sei mani il progetto scelto da Artissima, la fiera d’arte contemporanea che si svolge in questi giorni in città, per aprirsi all’intera comunità.

Una mostra che nasce da Torino per Torino, e indaga quindi attraverso l’estro di Cattelan simboli e feticci della città, persone e location iconiche. Dovuti gli omaggi a Carlo Mollino, con una selezione delle sue celeberrime sensuali Polaroid, e ad Aldo Mondino, altro eretico della scena artistica del secondo Novecento; impressionante la sala in cui si affronta il tema della morte partendo dalla collocazione della forca che fino a non troppo tempo fa si usava in città per le esecuzioni capitali.

Da Francesco Vezzoli a Martin Creed, da Cindy Sherman a Valie Export: decine gli artisti che hanno portato il proprio personalissimo contributo a quella che suona come una specie di Biennale in miniatura, tale è l’impegno concettuale e la ricchezza di spunti che propone. E che vede al lavoro su interventi in situ giovani protagonisti della scena internazionale: da Davide Balula a Dasha Shishkin, straordinaria nelle sue pitture murali giocate su un erotismo giocoso e delicatissimo.