Antonio Ligabue torna a Gualtieri

30 Maggio 2015

Antonio Ligabue, Diligenza con paesaggio e villa di Casanova Rambelli, olio su tavola di faesite, 1953-1954, 68x95 cm

A cinquant’anni dalla scomparsa di Antonio Ligabue, la cittadina di Gualtieri in provincia di Reggio Emilia, dove l’artista trascorse un lunghissimo periodo di vita, gli dedica un’omonima fondazione-museo. Il primo evento ospitato nei suoi spazi è Antonio Ligabue (1899-1965), un’imperdibile rassegna di 180 opere tra dipinti, incisioni, disegni e sculture. A partire da domenica 31 maggio, e fino all’8 novembre, la nuova istituzione porterà alla ribalta di Gualtieri il nome di uno dei suoi cittadini più illustri.

Nato a Zurigo nel 1899, Ligabue visse, fin da giovanissimo, un’esistenza travagliata. Espulso dalla Svizzera, trovò rifugio proprio a Gualtieri, città d’origine dell’uomo sposato dalla madre, a partire dal 1919. Fino alla fine dei suoi giorni, nel 1965, l’artista soggiornò nella cittadina emiliana dedicando alla pittura tutte le sue attenzioni, nonostante la complessa situazione psichica. La prima mostra ospitata dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue vuole testimoniare la straordinaria creatività del pittore e il suo legame con la città dove ha trovato rifugio.

I capolavori in mostra, molti dei quali inediti, tra cui ottanta dipinti, quindici disegni, dieci incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta, ripartiscono la produzione di Ligabue in tre fasce cronologiche e ne ripercorrono i motivi – animali, paesaggi svizzeri e padani, ritratti e autoritratti – liberandoli dall’etichetta del genere naÏf che troppo spesso accompagna il nome dell’autore italiano.

La mostra, oltre a celebrare il rapporto tra il pittore e il suo paese d’adozione, valorizza la sede della fondazione-museo intitolata all’artista, ospitata nel cinquecentesco Palazzo Bentivoglio, e in particolare nel Salone dei Fasti, luogo deputato alla collezione permanente e alle future mostre temporanee. Grazie a questa nuova istituzione, Gualtieri diventa l’adeguata promotrice dell’opera di Ligabue a livello nazionale.

[Immagine di apertura: Antonio Ligabue, Diligenza con paesaggio e villa di Casanova Rambelli, olio su tavola di faesite, 1953-1954, 68×95 cm]