Le icone fotografiche di Elliott Erwitt

13 Giugno 2015

Elliott Erwitt, ritratto di MarilynMonroe, 1956

In Liguria, a Castelnuovo Magra, negli spazi della torre del Castello dei Vescovi di Luni – noto anche come Turris Magna – la mostra Icons ripercorre la carriera e le icone, appunto, di un grande autore della fotografia del Novecento, Elliott Erwitt. Il fotografo americano, dal 1953 membro dell’autorevole agenzia Magnum Photos, ha selezionato di persona le 42 fotografie che compongono la mostra, assieme a una serie di 9 autoritratti che da soli valgono la visita.

Tra questi, ci sono anche gli scatti a colori – scelta cromatica insolita per un artista che ha fatto del bianco e nero una delle sue cifre stilistiche – in cui Elliott Erwitt si ritrae nelle vesti del suo alter ego, André S. Solidor, per ironizzare sul mondo dell’arte contemporanea e i suoi stereotipi.

Elliott Erwitt, USA - California, 1955

Nell’allestimento curato dall’architetto Peter Bottazzi, sono esposti tanti scatti iconici di Elliott Erwitt, di gente comune incontrata nei suoi tanti viaggi, come quello che immortala il bacio di due innamorati incorniciato nello specchietto retrovisore di un’automobile, ma anche di celebrità del secolo scorso, come Che Guevara, Marilyn Monroe, Grace Kelly al ballo del suo fidanzamento o Jacqueline Kennedy al funerale del marito. Erwitt fotografa con la stessa naturalezza e sincerità un momento drammatico, una situazione buffa e surreale, una diva del cinema e visi sconosciuti. Quello che conta è raccontare la grande commedia della vita. Ed Erwitt è senza dubbio un grande narratore.

Accompagna la mostra un’esclusiva pubblicazione curata dallo stesso Erwitt contenente una collezione di stampe rilegate e amovibili, con testi inediti di backstage scritti da Biba Giacchetti dell’agenzia Sudest57, che collabora con il fotografo da ormai 20 anni.