L’Italia neorealista. A Torino

4 Giugno 2015


Nel 1945, Roma città aperta (nell’immagine in apertura) di Roberto Rossellini apriva la grandiosa stagione del neorealismo italiano. A settant’anni di distanza da quella data, il Museo Nazionale del Cinema di Torino rievoca gli anni d’oro di una vera e propria era per la produzione cinematografica nazionale, con la mostra Cinema neorealista. Lo splendore del vero nell’Italia del dopoguerra.

L’esposizione ripercorre le tappe più significative della storia del movimento neorealista e di quei film che, fedeli alla realtà quotidiana, hanno raccontato nel mondo l’Italia dei lavoratori e delle classi disagiate, le miserie e le speranze del paese, alla fine del secondo conflitto mondiale.
La mostra si dispiega nelle sale della Mole Antonelliana, tra fotogrammi e sequenze di film storici, documenti, manifesti, materiali pubblicitari, testi e sceneggiature originali, frammenti d’interviste, note di produzione, lettere e dichiarazioni.

L’esposizione segue uno sviluppo cronologico: dagli anni Trenta e Quaranta, in cui si rintracciano diverse esperienze anticipatrici, agli anni centrali del Neorealismo di Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Alberto Lattuada, Giuseppe De Santis e Carlo Lizzani; sino ai giorni nostri e all’eredità neorealista, rintracciabile in numerosi autori del cinema contemporaneo.

In concomitanza con la mostra, al Cinema Massimo una rassegna cinematografica ripropone i film più importanti del periodo abbinati a opere successive, non solo italiane, che si sono dichiaratamente ispirate all’estetica e alle opere degli autori nostrani del dopoguerra.