La storia italiana di Le Corbusier

14 Luglio 2015

Le Corbusier

Nell’agosto di esattamente 50 anni fa, il mondo diceva addio al creativo che più e meglio ne aveva cambiato la fisionomia, progettando per la società contemporanea edifici e spazi che fossero finalmente immagini dell’epoca e del pensieri moderni.
A Le Corbusier è doverosamente dedicato il terzo appuntamento con Comunicare l’architettura e il design, il ciclo di proiezioni e incontri ospitato dal MAXXI di Roma e realizzato in collaborazione con Micue Milano Design – Milano Design Film Festival, per il programma di eventi estivi YAP FEST.

Mercoledì 15 luglio, a partire dalle 20:30, la regista Valeria Parisi e Didi Gnocchi, fondatrice dei 3D produzioni, presenteranno al pubblico – in una serata a ingresso libero – il film Le Corbusier. 50 Storie di incontri che hanno rivoluzionato il design, realizzato in collaborazione con Sky Arte HD, che racconta il grande genio dell’architettura del XX secolo.

Nucleo centrale del documentario sono i progetti “italiani” di Le Corbusier. Non si tratta di edifici – l’architetto non riuscì mai a realizzarne nel Belpaese, nonostante l’assidua frequentazione e l’intimo legame con l’Italia –, ma di icone del design contemporaneo: i mobili pensati con Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret per ri-formare lo stesso stile di vita dell’uomo del Novecento, di cui l’architetto affiderà la riedizione all’italiana Cassina, nel 1964.
Rientra in questa collezione, solo per fare un esempio, la famosa chaise longue LC4, che molti studiosi hanno collegato alla psicanalisi di Freud: un oggetto d’arredo rivoluzionario, proprio come il concetto di vita inconscio elaborato dallo psicologo viennese, che similmente considera e accoglie l’individuo nella sua totalità, corpo e mente.

Il film ricostruisce appunto luoghi e contesti – anche culturali – nei quali questi mobili hanno visto la luce, dal Salon d’Autumn del ’29 alla presentazione della collezione LC di Cassina nella Milano degli anni Sessanta. A testimoniare la classicità e il valore dell’opera di Le Corbusier e dei suoi collaboratori, intervengono poi i protagonisti di oggi; da Philippe Starck a Richard Meier, da Karl Lagerfeld a Mario Bellini e a Piero Lissoni.