New York ricorda Ingrid Bergman

27 Luglio 2015

Ingrid Bergman, Stromboli. 1950. Italy, USA. Directed by Roberto Rossellini. Courtesy The Museum of Modern Art Film Stills Archive

Il 29 agosto prossimo ricorrerà il centenario della nascita di un’indiscussa star del cinema mondiale, l’affascinante Ingrid Bergman. New York si prepara a festeggiare l’evento con una mostra imperdibile – Ingrid Bergman: a centennial celebration – basata su alcune delle più celebri pellicole interpretate dalla splendida attrice di origini svedesi.

Fino al 10 settembre, i teatri connessi all’istituzione museale newyorkese – Roy and Niuta Titus Theaters – ospiteranno le proiezioni di una serie di memorabili film con protagonista la Bergman, selezionati dai suoi figli – Pia Lindström, Isabella e Ingrid Rossellini e Roberto Rossellini Jr.
La stessa famiglia dell’attrice introdurrà una parte delle pellicole in mostra, rendendo ancora più coinvolgente l’esperienza della visione, preceduta dalla viva voce di chi ha condiviso con la Bergman un rapporto di grande vicinanza.

I titoli in programma si confermano pietre miliari della filmografia internazionale. Da Casablanca, co-interpretato da uno strepitoso Humphrey Bogart nel 1942, a Viaggio in Italia firmato da Roberto Rossellini, che sposerà l’attrice un anno dopo, fino a Notorius, diretto dall’ineguagliabile Alfred Hitchcock nel 1946: il talento attoriale della Bergman si esplicita in una gamma di ruoli diversi, che ne mettono in risalto il fascino senza tempo.

L’autenticità emotiva dell’attrice, percepibile in tutte le sue interpretazioni, fece di lei un volto corteggiato dai maggiori registi del tempo, fin dal suo arrivo negli Stati Uniti nel 1939 per girare il remake dello svedese Intermezzo. Il trasferimento in Italia e l’incontro con l’immediatezza del cinema Neorealista resero le sue interpretazioni ancora più d’impatto, facendole scalare le vette dello star system internazionale.

[Immagine in apertura: Ingrid Bergman in Stromboli, film del 1950 per la regia di Roberto Rossellini. Courtesy The Museum of Modern Art Film Stills Archive]