Il Veneto nella pittura di paesaggio

14 Settembre 2015


Nella barocca Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, a una ventina di chilometri da Padova, è stata inaugurata la mostra L’armonia del vero. Vita e paesaggi tra terre e acque (1842-1932). A cura di Luisa Turchi, l’esposizione si focalizza sulla pittura veneta di genere e di paesaggio tra il XIX e il XX secolo.

Sino al 30 novembre, gli spazi sontuosi di una delle più maestose ville venete ospiteranno 65 dipinti di maestri della pittura del vero, che descrissero scene di vita popolare e paesaggi naturali; tra la laguna e l’entroterra veneti, tra le campagne e i giardini rigogliosi delle ville nobiliari. Le opere esposte provengono da musei, gallerie e fondazioni, ma anche da importanti collezioni private.

Il percorso espositivo si articola in due differenti filoni.
La pittura di genere è il comune denominatore delle tele che hanno come soggetto scene domestiche, di lavoro e di vita quotidiana, catturate nelle strade e nelle piazze dei paesi, lungo i canali veneziani e le sponde orientali del Lago di Garda. Allo stesso genere artistico appartengono anche i dipinti che guardano al Settecento e che rappresentano dame e gentiluomini in costume nei salotti borghesi, in piazza San Marco, a passeggio nei parchi o impegnati in passatempi elitari.

Ma la mostra racconta anche l’evoluzione dalle vedute settecentesche e dalle prospettive di Canaletto – o a lui ispirate – ai paesaggi di stampo verista, e poi impressionista, del secolo successivo. Accanto a panorami en plein air sono esposti paesaggi in cui il realismo si smorza nel lirismo, e poi nell’espressionismo, che nei primi del Novecento aprì la strada a una pittura nuova.

[Immagine in apertura: Guglielmo Ciardi, Vele in laguna, olio su tela, cm 34,5 x 55, Padova, collezione privata]