Piero Manzoni torna a Milano. In un film

14 Ottobre 2015


Oggi, mercoledì 14 ottobre, la competizione del 14esimo Festival Internazionale del Cinema d’Arte è entrata finalmente nel vivo: inaugurata oggi la rassegna presso lo Spazio Oberdan, fino a domenica 18 ottobre Milano sarà teatro della proiezione di ben 50 film, provenienti da 20 Paesi diversi.
Ad accomunare le tante realizzazioni cinematografiche, la volontà a sviluppare il linguaggio audiovisivo come forma d’arte contemporanea a tutti gli effetti; magari, proprio mettendo in relazione il cinema con le arti visive e fare un Cinema d’Arte, come s’intitola appunto una delle tre categorie in cui il Festival raggruppa i film in concorso.

Proprio all’interno del programma di questa sezione – dedicata a quelle opere che raccontano artisti e movimenti, riflettendo sui protagonisti, sulla storia e sulle idee dell’arte – gli spettatori di Sky Arte HD potranno riconoscere il titolo di un docu-film prodotto dal canale Sky e da Good Day Films, per la regia di Andrea Bettinetti.
Venerdì 16 ottobre, alle ore 17:00, il Festival presenterà una proiezione di Piero Manzoni, Artista l’indagine che restituisce l’atmosfera e la frizzante scena intellettuale della stessa Milano di alcuni decenni fa, affamata di vita dopo il lungo digiuno di emozioni patito durante la guerra. Brera come Pigalle, i tavolini del leggendario Bar Jamaica affollati di avventurieri e perdigiorno, scrittori in erba e fantasiosi studenti d’accademia. Tra cui spicca, naturalmente, Piero Manzoni.

A restituire la rilevanza e la portata storica della sua esperienza sono le interviste ai grandi protagonisti della contemporaneità. Partendo da quello che, per dirompente carica eretica, capacità di stupire e anche indignare può essere considerato un suo degno erede: Damien Hirst.
Passano in rassegna le opere più celebri di Piero Manzoni, raccontate con uno sguardo al contesto in cui sono nate e un altro alla loro capacità di essere capolavori universali, vittoriosi sul tempo. Ecco gli Achromes, elegantissime variazioni sul tema dell’astrazione, ed ecco la sua profonda riflessione sul concettuale: tracciata attraverso le Linee insufflata nei Corpi d’aria , inscatolata in forma di Merda d’artista.