L’arte dopo l’Impressionismo

10 Novembre 2015

Paul Signac, La sala da pranzo, olio su tela, 1886-1887

A Palazzo della Gran Guardia di Verona, sino al 13 marzo 2016 il pubblico avrà occasione di vedere in anteprima europea la mostra Seurat – Van Gogh – Mondrian. Il Post-impressionismo in Europa. Prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con il Kröller Müller Museum, l’esposizione raggruppa una serie di opere di tre artisti che seguirono percorsi differenti nel periodo immediatamente successivo alla rivoluzione pittorica della stagione impressionista, aprendo la strada alle avanguardie degli inizi del Novecento.

A cura di Liz Kreijn e Stefano Zuffi, la mostra si snoda tra 70 capolavori – provenienti dalla ricca collezione del museo olandese – tra cui il famoso Autoritratto di Van Gogh  del 1887, la tela Domenica a Port-en-Bessin dipinta da Seurat nel 1888, La sala da pranzo di Signac datata tra il 1886 e il 1987, e il Mondrian Composizione con rosso, giallo e blu del 1927.

Il percorso espositivo comincia con il post-impressionismo di George Seurat e Paul Signac, con le loro teorie scientifiche sui colori e la luce, e con le tele pointilliste, in cui la raffigurazione si compone di infiniti piccoli punti di colore accostati l’uno all’altro.

Si prosegue con il simbolismo di Maurice Denis e con le pennellate dense e drammatiche di Vincent van Gogh, di cui sono esposti otto dipinti e due disegni. Infine, la chiusura della mostra è dedicata al totale abbandono della figurazione e all’astrattismo rigoroso ed essenziale dell’olandese Pier Mondrian, di cui sono presentate quattro tele emblematiche della sua ricerca, datate tra il 1913 e il 1927.

[Immagine in apertura: Paul Signac, La sala da pranzo, olio su tela, 1886-1887]