L’arte di Olafur Eliasson, contro il riscaldamento globale

11 Novembre 2015

Il recupero di un blocco di ghiaccio galleggiante nel fiordo di Nuup Kangerlua, Groenlandia. Photo: Jørgen Chemnitz © 2015 Olafur Eliasson

Un Olafur Eliasson sempre più motivato dalla convinzione che l’arte possa cambiare il mondo, contribuendo a renderlo un posto migliore, presenterà la sua prossima opera pubblica in occasione del UN Climate Summit (COP21), la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in programma a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre.

Eliasson allestirà 80 tonnellate di ghiaccio estratti dai fiordi di Nuuk, la capitale della Groenlandia: un enorme monito agli effetti devastanti del riscaldamento globale e un invito ad agire in favore dell’ambiente, che l’artista ha concepito in collaborazione con il geologo danese Minik Rosing, con il supporto di Bloomberg Philanthropies e in partnership con l’organizzazione non profit britannica Julie’s Bicycle, specializzata nel mettere d’accordo creatività  e sostenibilità ambientale.

L’artista danese costruirà un enorme orologio, assemblando 20 blocchi di ghiaccio in Place de la Republique che pian piano si scioglieranno, allagando la piazza e portando così all’attenzione pubblica le conseguenze spaventose di un fenomeno reale.
Ice Watch – questo il titolo dell’installazione – sarà pronta dal 29 novembre, il giorno prima che i leader di tutto il mondo si riuniranno a Parigi per discutere di come assicurare la stabilità climatica alla generazioni che verranno.

“In quanto artista, spero che i miei lavori tocchino le persone, che possano rendere più reale un problema che può sembrare piuttosto astratto. L’arte ha la capacità di cambiare le nostre percezioni e visioni del mondo. Ice Watch rende tangibili le sfide climatiche che stiamo affrontando. Mi auguro che ispirerà un impegno condiviso ad agire”, ha detto l’artista a proposito della sua ultima iniziativa.

[Immagine in apertura: Il recupero di un blocco di ghiaccio galleggiante nel fiordo di Nuup Kangerlua, Groenlandia. Photo: Jørgen Chemnitz © 2015 Olafur Eliasson]