Pasolini e il cinema erotico

10 Gennaio 2016


Se c’è una cosa che Pier Paolo Pasolini ha sempre rifuggito, è il conformismo. Per questo è stato capace di esplorare più di un indirizzo artistico, nel corso della sua intensa esistenza.
Per questo, negli anni Settanta volta le spalle alla massificazione della morale e della “buona condotta” per realizzare la cosiddetta Trilogia della vita.

Il Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle mille e una notte rievocano un passato mitico, popolare, in cui una primigenia carnalità e un eros incorrotto dominano la scena. Sono questi titoli, con le loro atmosfere smaccatamente sensuali, a costituire la terza tappa della retrospettiva che la Cineteca di Bologna dedica a Pier Paolo Pasolini, nel quarantennale della sua scomparsa.

La Parte III dell’Integrale Pasolini ha inizio questo lunedì, 11 gennaio, per terminare alla fine del mese. Nel corso del programma, oltre alla proiezione di film dell’intellettuale – nato proprio a Bologna nel 1922 – troverà spazio un approfondimento sul cinema di genere, quello porno, il cui picco di massima popolarità si attesta negli anni Settanta.