Forlì indaga sul mito di Piero della Francesca

10 Febbraio 2016

PIERO della francesca_San-Girolamo-e-donatorem

Da Domenico Veneziano a Beato Angelico, da Paolo Uccello ad Andrea del Castagno, da Filippo Lippi fino a Fra’ Carnevale e Francesco Laurana: ecco alcuni degli artisti selezionati per affiancare i capolavori di Piero della Francesca in una mostra senza precedenti, al via ai Musei San Domenico di Forlì.
Un’occasione unica per ammirare alcune delle più rappresentative opere del percorso artistico di Piero, riunite insieme per attivare un confronto, di alto livello, con i contemporanei del pittore toscano e sulle generazioni a venire.

Tra gli aspetti salienti dell’esposizione Piero della Francesca. Indagine su un mito si segnala infatti il generoso approfondimento sulla sua eredità artistica. Dopo un lungo periodo di disinteresse, la sua pittura tornò a essere indagata e apprezzata; molti gli artisti europei che guardarono, con fascino e interesse, alla sua lezione: dai Macchiaioli a Degas e Seurat e, nel Novecento, anche Carrà, De Chirico, Casorati e Morandi.

Come dichiara Antonio Paolucci nel catalogo della mostra: “A un certo momento, nella storiografia critica del Novecento, Piero della Francesca è sembrato la dimostrazione perfetta, antica e perciò profetica, di una idea che ha dominato a lungo il nostro tempo; di come cioè la pittura, prima di essere discorso, sia armonia di colori e di superfici”.

[Immagine in apertura: Piero della Francesca, San Girolamo e un devoto, dettaglio, 1440-1450 ca., tempera e resina su tavola. Gallerie dell’Accademia, Venezia]