La risposta street ai furti d’arte

16 Febbraio 2016


Nonostante sia trascorso solo qualche mese dall’incredibile furto avvenuto lo scorso novembre a Verona, tra le sale del Museo di Castelvecchio, la notizia sembra essere già stata dimenticata. Ma non da tutti. Indignata per l’accaduto, e decisa a far sentire la propria voce, la comunità artistica italiana ha lanciato una sorprendente iniziativa.

Io non mi lascio fregare è il titolo del progetto che sta prendendo piede dal nord al sud della penisola per mezzo di un inarrestabile tam tam facilitato dalla rete. L’obiettivo è chiaro: rendere omaggio ai 17 capolavori sottratti impunemente al museo, facendoli letteralmente rivivere grazie alla loro reinterpretazione in chiave contemporanea.

Qualsiasi tecnica è ammessa per riprodurre le meraviglie dipinte da Tintoretto, Rubens, Mantegna, Pisanello, trasformate in installazioni urbane. Grazie anche al web e ai principali social network, Io non mi lascio fregare ha già dato i suoi frutti: su alcuni muri di Roma e Lecce è comparsa una serie di originali omaggi ai grandi maestri del passato, confermando il successo di un’iniziativa che non è destinata a fermarsi.

[Immagine in apertura: Io non mi lascio fregare, Domenico Tintoretto – Ritratto di Marco Pasqualigo]