Aldo Rossi: la grafica, prima dell’architettura

9 Aprile 2016

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Con 100 stampe – provenienti dalla collezione del Bonnefantenmuseum di Maastricht e da collezioni private – 40 tra dipinti e disegni, cui si uniscono bozzetti e lastre, la mostra Aldo Rossi. La finestra del poeta – Opera Grafica 1973-1997, in corso alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo fino al 24 giugno prossimo, restituisce i risultati di un’accurata indagine sul processo ideativo dell’architetto Premio Pritzker nel 1990.

Oltre a rivelare la capacità di Rossi di misurarsi con un’estesa gamma di tecniche grafiche – incisioni, acquetinte, xilografie, litografie, serigrafie e offset – il progetto espositivo, curato da Ton Quik, rappresenta il passo conclusivo di un’estesa ricerca, frutto della sinergia tra Bonnefantenmuseum e Fondazione Aldo Rossi.
Ultima fase della collaborazione attivata per analizzare i soggetti e le tecniche delle stampe di Rossi, la mostra offre ora al pubblico la possibilità di conoscere da vicino il processo di lavorazione e il pensiero “analogico” dell’architetto e designer.

All’evento è legata la pubblicazione del volume Aldo Rossi. Opera Grafica. Incisioni, litografie, serigrafie, una preziosa opera che attesta gli esiti dell’indagine scientifica condotta, ampliando la visione sul poliedrico interprete del Novecento italiano.