50 anni dall’esordio dei Velvet Underground

19 Giugno 2016


In occasione del 50esimo anniversario del famoso “album con la banana”, è in corso fino al 21 agosto alla Philarmonie de Paris un’importante retrospettiva della storica band di Lou Reed: l’esposizione The Velvet Underground – New York Extravaganza riunisce la storia e l’eredità di un gruppo indimenticabile che, in soli cinque anni di vita – dal 1965 al 1970 – segna un momento di svolta nella storia della musica.

In un excursus che spazia dalla società newyorchese alla musica pop e al cinema, dalla pittura alla letteratura, la mostra si divide in 7 capitoli che raccontano la storia della band, puntando l’occhio sul milieu sociale e culturale in cui il gruppo muove i primi passi: l’America del boom economico del secondo dopoguerra.
New York, dove affondano le radici i Velvet Underground, diviene negli anni Sessanta il rifugio di artisti e intellettuali che qui sviluppano i loro talenti. E proprio nella Grande Mela avviene l’incontro tra Lou Reed e John Cale: dalla loro unione nasce un’alchimia tanto densa quanto effimera, che conduce a un universo dai suoni inediti, intriganti e velenosi.

Nel dicembre 1965, Andy Warhol decide di lanciare la band prendendola sotto l’ala protettiva della sua Factory, dove si unirà a loro una bellezza di ineguagliabile perfezione, la cantante Christa Päffgen meglio conosciuta come Nico.
Così, esattamente 50 anni fa, i Velvet Underground entrano in studio per registrare il loro primo album – prosaicamente intitolato The Velvet Underground & Nico – che uscirà nel 1967. La copertina del disco è una delle più riconoscibili nella storia della musica contemporanea: la celebre banana verrà disegnata dallo stesso Warhol.

Troppo avanti per la loro epoca, il gruppo dal punto di vista commerciale è un fallimento. Dopo un secondo album provocatorio, fatto di scontri tra eccessi e narcisismi, i Velvet sono dati per finiti nel 1968. Rinascono, poi, con due ultimi album più sereni e riflessivi, che annunciano la carriera da solista di Lou Reed; l’artista grazie al quale, in ultima analisi, sono entrati nella storia.