Arti performative in festival, alla Centrale Fies

20 Luglio 2016

Collettivo Cinetico, 10 miniballetti, photo by Angelo Pedroni

È ai blocchi di partenza la 36esima edizione del festival di arti performative Drodesera, ospitato dalla Centrale Fies a Dro. Teatro, danza, arti visive e performance interpreteranno il tema, decisamente d’impatto, alla base dell’imminente rassegna: World Breakers.

Mutazione e cambiamento sono infatti le parole chiave dell’edizione 2016; attorno a questi concetti, prenderanno forma gli interventi dei tanti protagonisti di un festival che si preannuncia intenso. Fra i numerosi eventi in programma, spiccano altrettanti debutti nazionali, come La Mèlancolie des Dragons di Philippe Quesne, A beautiful ending di Mohamed El Khatib, The Rock Slide and the Wood di Andreco, Postcards from the future di Sotterraneo e La Casa di Pietra del Fratello Maggiore di Francesca Pennini/CollettivO CineticO.

Dal 25 al 27 luglio, inoltre, il festival proporrà una serie di eventi alternativi alla sua programmazione classica, aprendo le porte alla quarta edizione di LIVE WORKS Performance Act Award, la piattaforma dedicata unicamente alla Performance Art – costituita da The Free School of Performance, residenze e premio finale. I nove artisti finalisti accederanno al contest dopo una free school estiva, mostrando le proprie opere affiancate da quelle di famose personalità contemporanee come Nástio Mosquito e Guido van der Werve.

Dal 28 al 30 luglio, infine, sbarcheranno a Drodesera Helicotrema Recorded Audio Festival – il festival dell’audio registrato curato da Blauer Hase e Giulia Morucchio, con una serie di ascolti dedicati a ciò che resta dell’atto performativo a livello sonoro – e il Lab Art, Data And Activism, terzo appuntamento del progetto europeo Urban Heat, che metterà a confronto quindici artisti internazionali su temi a forte contenuto sociale e partecipativo.