I “magnifici fallimenti” di Oliviero Toscani, in Spagna

30 Agosto 2016

Oliviero Toscani

Fino al 16 ottobre 2016, la Sala Municipal de Exposiciones de San Benito, a Valladolid, ospita la mostra Más de 50 años de magníficos fracasos. La Spagna rende così omaggio a uno dei fotografi contemporanei più celebri su scala internazionale, il cui nome è fortemente associato alle numerose campagne pubblicitarie concepite e realizzate per brand quali Chanel e Fiorucci, il Ministero del Lavoro e il Ministero della Salute, Artemide, Woolworth e molti altri ancora.

Figlio del primo fotoreporter del Corriere della Sera e originario di Milano, Toscani si è formato presso l’Università delle Arti di Zurigo, dove tra il 1961 e il 1965 ha studiato fotografia e grafica. Come testimonierà la mostra Más de 50 años de magníficos fracasos, nella sua carriera ha affiancato all’attività come fotografo di moda – grazie alla quale ha all’attivo collaborazione con testate internazionali tra cui Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation – , progetti con finalità marcatamente sociali.

Noto al grande pubblico anche per le campagne focalizzate sui temi della sicurezza stradale, dell’anoressia, della violenza di genere e contro il randagismo, oltre che per i progetti Razza UmanaNuovo Paesaggio Italiano, Toscani è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti. L’Accademia delle Belle Arti di Firenze gli ha assegnato il titolo di Accademico d’Onore, l’Accademia di Belle Arti di Urbino lo ha premiato con Il Sogno di Piero; ha ottenuto quattro Leoni d’Oro, il Gran Premio dell’UNESCO, per due volte il Gran Premio d’Affichage e numerose altre attestazioni gli sono state conferite da parte di istituzioni di rilievo internazionale.
Legato dal 1982 al 2000 all’universo United Colors of Benetton, brand per il quale ha creato l’immagine, l’identità, la strategia di comunicazione e la presenza online, nel 1990 ha fondato e diretto Colors, “il primo giornale globale al mondo”; tre anni più tardi ha dato vita a Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna.

Curata dalla giornalista e critica Enrica Viganò dello studio professionale sulla fotografia ADMIRA, l’appuntamento espositivo è sostenuto dalla Fundación Municipal de Cultura. In questi stessi giorni, nella città spagnola prende il via la nuova stagione espositiva che comprende anche mostre dedicate ai pittori Joaquín Sorolla e Ignacio Zuloaga, all’arte indios e ad altre figure ancora.