La “gulìa” di abbellire la città. Con la street art

4 Settembre 2016

MASSIMO SIRELLI gulia urbana festival street art calabria

Grazie a giovani leve dai 16 e i 25 anni, l’associazione Rublanum è attiva nel comune calabrese di Rogliano, in provincia di Cosenza, con varie iniziative, tra cui Gulìa Urbana. Prendendo in prestito dal dialetto la parola “gulìa”, con cui si identificano i concetti di “desiderio” e “voglia”, anche la quinta edizione – appena conclusasi – ha rappresentato l’occasione per portare avanti l’ambizioso progetto di riqualificazione del tessuto urbano locale.

In più fasi, nel mese di agosto, la località calabrese ha accolto figure di punta della scena street, chiamate a misurarsi con specifiche aree di Rogliano. Ad aprire il ciclo sono stati l’artista milanese di origini pugliesi Cheone, artefice di un intervento in via Felice Roberti, e il milanese Ivan Tresoldi, autore di un’opera che attinge alla tecnica della calligrafia.
A seguire, è stata la volta del torinese – anche lui di origini calabresi – Massimo Sirelli; alla terza partecipazione consecutiva, ha dato vita a due muri distinti (uno dei quali riprodotto nella foto in apertura).
L’ultima sessione ha avuto come protagonisti l’artista calabrese di nascita e romano d’adozione Uno, che è ricorso alla tecnica degli stencil, e la romana Alice Pasquini, tra le più famose e ricercate street artist a livello internazionale.