Ascoltare il vento del Nepal, a New York

28 Dicembre 2016

The Soundwalk Collective with the kaleidoscope camera in Upper Mustang, Nepal (photo by Stephan Crasneanscki, courtesy the Rubin Museum)

Prende il prestito il nome da una divinità del Buddismo tibetano, l’installazione immersiva messa a punto dal Soundwalk Collective, con l’artista Francisco López, che si può sperimentare al quarto piano del Rubin Museum di New York.
Khandroma, questo il nome dell’intervento, è stato realizzato registrando 120 ore di suono del vento in oltre 200 tra villaggi e monasteri dell’Alto Mustang, una regione del Nepal.

Riprodotte all’interno di uno spazio in condizioni di ridotta illuminazione – la Tibetan Buddhist Shrine Room – queste sonorità avvolgono i visitatori, consentendo loro di immaginare l’atmosfera raccolta e meditativa del Nepal.
Pur trovandosi nel cuore di Manhattan, il pubblico si ritrova circondato dal movimento delle tipiche bandiere di preghiere, dai canti di benedizione, tra l’eco di vento nelle valli sottostanti i monasteri e gli intervalli di silenzio.
A rafforzare l’esperienza anche la proiezione di un video, girato dal fondatore del Soundwalk Collective, Stephan Crasneanscki, che mostra un caleidoscopio di immagini in loop.

[Immagine in apertura: Soundwalk Collective with the kaleidoscope camera in Upper Mustang, Nepal; photo by Stephan Crasneanscki, courtesy the Rubin Museum]