I “ritratti mobili” di Bill Viola, a Washington

13 Dicembre 2016


Attraverso un uso innovativo delle tecnologie video e un susseguirsi di opere poetiche, fin dai primi anni Settanta Bill Viola si è conquistato un ruolo chiaro nello scenario artistico internazionale. Per la prima volta, la Smithsonian National Portrait Gallery di Washington convoglia il proprio interesse verso la media art, grazie alla mostra Bill Viola: The Moving Portrait.
Fino al 7 maggio 2017, l’istituzione statunitense si concentra in particolare sulle modalità attraverso le quali l’artista ha contributo a rinnovare il genere del ritratto.

Riunendo insieme le prime sperimentazioni video e gli interventi installativi più recenti, la mostra invita il pubblico a riflettere sull’applicazione della tecnologia per dare vita ad opere introspettive con una valenza universale.
Come ha dichiarato Kim Sajet, Direttore della National Portrait Gallery, l’istituzione “è orgogliosa di presentare la prima grande mostra a Washington delle opere video di Bill Viola, un’artista che combina la ritrattistica con i temi universali di spiritualità e con la riflessione personale.
A partire dallo studio del linguaggio del viso e del corpo, l’artista ha sempre incoraggiato gli osservatori a compiere un’indagine su se stessi, rispecchiandosi empaticamente nei soggetti delle sue opere.

Concedendo ai visitatori anche la possibilità di sperimentare l’immersione in ambienti multisensoriali, Bill Viola: The Moving Portrait ripercorre un arco temporale di oltre 40 anni.
Nel corso di questa stagione, l’artista ha esplorato i temi della spiritualità e le tappe tipiche del ciclo naturale della vita, toccando corde profonde della coscienza umana. Da The Reflecting Pool, del 1977–79, a Incrementation del 1996; da Dolorosa del 2000 a Four Hands dell’anno successivo; dalla videoinstallazione Man Searching for Immortality/Woman Searching for Eternity fino a The Dreamers, entrambe del 2013, la rassegna statunitense costituisce una sorta di invito, rivolto a tutti i visitatori, affinché guardino con spirito rinnovato alle potenzialità della tecnologia.

[Immagine in apertura: Bill Viola, The Raft, 2004 © Bill Viola]