Sulle tracce di Lorenzo Lotto, a Bergamo

2 Dicembre 2016


È un appuntamento molto atteso, quello che sta per prendere il via nella città in cui Lorenzo Lotto – veneziano d’origine – visse dal 1513 al 1525. Un soggiorno che influenzò lo stile dell’artista e da cui presero forma opere di incredibile successo, anche e soprattutto nei secoli a venire. Dal 3 dicembre al 26 febbraio 2017, Lorenzo Lotto. Attraverso Bergamo offrirà una serie di percorsi ad hoc che approfondiranno questa vicenda.

Il progetto espositivo si articolerà in tre momenti complementari. Si comincia dalla mostra Un Lotto riscoperto, ospite dell’Accademia Carrara: un omaggio al suo talento a partire da un eccezionale inedito legato a una delle imprese più celebri del pittore: la realizzazione dei disegni per le tarsie lignee del coro della Basilica di Santa Maria Maggiore. In particolare, la tarsia raffigurante la Creazione, custodita presso il Luogo Pio Colleoni di Bergamo e a lungo creduta una replica antica di quella destinata agli stalli del coro della Basilica, è ora proposta come una delle tarsie che furono profilate da Lotto.

Partendo da questo capolavoro, la mostra mette in dialogo alcuni dipinti di Lotto appartenenti alle raccolte della Carrara, con altre opere in prestito eseguite negli stessi anni – dall’enigmatico Ritratto di Lucina Brembati alle Nozze mistiche di Santa Caterina di Palazzo Barberini a Roma, dal presunto Autoritratto del Museo Thyssen di Madrid all’Assunta di Celana.

Un’altra tappa essenziale della rassegna è il Lorenzo Lotto Tour – LLT, organizzato dalla Fondazione Adriano Bernareggi e che coinvolgerà, oltre all’omonimo museo, anche la Chiesa di San Bartolomeo, la Chiesa di Santo Spirito e la Chiesa di San Bernardino. La terza destinazione è l’immancabile Basilica di Santa Maria Maggiore, da cui l’intero progetto ha avuto origine, con il coro di Lotto e Capoferri, esecutore delle tarsie.

[Immagine in apertura: Lorenzo Lotto, Nozze mistiche di santa Caterina, 1524, olio su tela, Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini]