Un’esibizione a sorpresa di Patti Smith al MoMA

19 Dicembre 2016


Sono trascorsi solo pochi giorni da quando Patti Smith, visibilmente emozionata, si è esibita a Stoccolma, nel corso della cerimonia dei Nobel. Un’occasione durante la quale l’artista statunitense, che si appresta a festeggiare i 70 anni  il prossimo 30 dicembre, ha cantato A Hard Rain’s A-Gonna Fall scritta da Bob Dylan, vincitore del Premio Nobel per la letteratura 2016 e “presente” all’appuntamento esclusivamente con un discorso affidato all’ambasciatrice Azita Raji.

Rientrata negli Stati Uniti, Patti Smith ha spiazzato i visitatori del MoMA con una performance che si è tenuta nella hall del prestigioso museo di New York. Concordata con i curatori dell’istituzione, l’organizzazione della performance è stata tenuta in segreto, cogliendo di sorpresa quanti in quel momento affollavano gli spazi espositivi. In quest’occasione la “poetessa del rock” si è presentata dinanzi alla platea con un look informale e in stato di grazia.

Complessivamente, nel corso del live, Patti Smith ha eseguito quattro canzoni, intervallandole con la lettura di una decina di poesia, altra sua grande – e nota – passione. Tra i testi selezionati figurava anche un omaggio letterario all’artista e amico Robert Mapplethorpe, alla cui controversa vicenda è dedicato il documentario Mapplethorpe: Look At The Pictures, con un’interpretazione della stessa Smith.

Non sono mancati, inoltre, velati riferimenti al contesto statunitense in seguito alle recenti elezioni presidenziali, un tema cui l’artista ha dedicato i pezzi di chiusura dell’appuntamento, senza mai citare mai esplicitamente il neoeletto Donald Trump. Una parentesi introspettiva, infine, è stata dedicata alla figlia Jesse Paris Smith; perché “i nostri figli e le figlie sono la speranza del mondo“, ha sottolineato la cantante.
E sulle note della sua opera-manifesto People have the power, il pubblico del MoMA si è lasciato definitivamente conquistare…