Roma ricorda i grandi narratori Dario Fo e Franca Rame

30 Marzo 2017


Disegni, tele, arazzi, copioni, foto, documenti, pupazzi, maschere, costumi e oggetti di scena: sono circa 150 le opere che confluiscono nella mostra con cui Roma e Palazzo Barberini rendono omaggio a Dario Fo e Franca Rame. Curata dalla Compagnia Teatrale Fo-Rame e dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, la rassegna dal titolo Dario Fo e Franca Rame: il mestiere del narratore, ripercorre la parabola di una delle coppie più note e rilevanti nel panorama culturale italiano.

Offrendo uno sguardo ampio su entrambe le figure, il percorso espositivo affianca il racconto della vita dei due artisti con la presentazione del loro stile, del loro spirito, della loro peculiare tecnica narrativa. Sviluppata secondo un criterio cronologico, l’esposizione abbraccia l’intera vicenda umana e professionale di Dario Fo e Franca Rame, dando rilievo alla loro capacità di muoversi, con talento, tra i generi. Mentre il teatro, la scrittura, la pittura e la musica ne definiscono l’identità artistica, l’impegno politico e l’attivismo connotano il profilo umano.

Ripercorrendo circa 70 anni di vita e lavoro, la mostra Dario Fo e Franca Rame: il mestiere del narratore non rinuncia 
a presentare anche lavori probabilmente meno noti al grande pubblico. Una scelta testimoniata dalla presenza, nel percorso espositivo, delle scenografie progettate dallo stesso Fo, capaci di dare sostanza al suo mondo “immaginato e immaginario”. Inoltre, i documenti teatrali – conservati da Franca Rame e oggi custoditi a Verona presso l’Archivio di Stato – consentono di rendere evidenza del modo in cui “l’intreccio di favola e narrazione, attraverso gli artifici della commedia dell’arte, si fa teatro“.