La fotografia è protagonista a Reggio Emilia

4 Maggio 2017


Edizione numero 12 per Fotografia Europea, l’attesa kermesse espositiva in arrivo a Reggio Emilia. Dal 5 maggio al 9 luglio, le principali istituzioni cittadine votate alla cultura faranno da cornice a eventi e mostre dedicati al linguaggio fotografico, ponendo l’accento sul tema dell’archivio e sulla maniera con cui gli artisti si relazionano a esso.

Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro è il titolo che accompagna il festival, a cura di un comitato scientifico composto da Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini. Fra i tantissimi appuntamenti da non mancare – oltre trenta esposizioni del circuito ufficiale, cui si aggiungono le sedi dei partner regionali e le trecento mostre del circuito Off – si segnala Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità, allestita a Palazzo Magnani e costruita attorno a 88 fotografie originali, ristampe dell’autore e alcuni inediti di Paul Strand, provenienti da importanti musei internazionali.

I Chiostri di San Pietro, invece, faranno da sfondo a una serie di mostre dedicate allo studio e archivio di Gianni Berengo Gardin, alle fotografie d’archivio e alle pubblicazioni di Fabrica, al progetto curatoriale Les Nouveaux Encyclopédistes di Joan Fontcuberta, a un focus storico-fotografico sul Sudafrica, ospite di questa edizione, e al progetto Speciale Diciottoventicinque, che vedrà una ventina di ragazzi tra i diciotto e i venticinque anni, coordinati da Giuseppe De Mattia, lavorare all’archivio privato di Giovanni Marconi.

Ai Chiostri di San Domenico, Tommaso Bonaventura, Jan de Cock, Aleix Plademunt e Moira Ricci torneranno sul libro fotografico Un Paese di Strand e Zavattini, fornendone una rilettura in chiave attuale, mentre a Palazzo da Mosto andranno in scena i progetti espositivi di Daniel Blaufuks, Alessandro Calabrese, Kurt Caviezel, Edmund Clark e Crofton Black, David Fathi, Agnès Geoffray e Teresa Giannico. A Palazzo dei Musei si terrà la mostra LOOP – Giovane Fotografia Italiana #05 e al Museo di Storia della Psichiatria sarà protagonista Christian Fogarolli, invitato a realizzare una produzione originale sulle collezioni e l’archivio del museo.

[Immagine in apertura: Gianni Berengo Gardin, Un paese vent’anni dopo, 1975]